Sono giorni ormai che le vicende del Liceo Ginnasio Statale Virgilio di Roma occupano le prime pagine dei giornali. Traffico di droga, violenze, atti sessuali consumati in pubblico, clima omertoso in stile mafioso, sono solo alcune delle accuse che i mass media nazionali rivolgono a studenti e professori dello storico liceo romano. Poliziotti e cani anti droga presidiano in questi giorni l’ingresso dell’istituto. Certo, tutto è nato da una denuncia di una dirigente scolastica, prontamente amplificata dalle maggiori testate nazionali, che però, i rappresentanti dei genitori degli alunni del Virgilio, riuniti oggi in consiglio di istituto, accusano di aver lanciato “accuse generiche” perché appena arrivata nella scuola e, quindi, inesperta delle dinamiche interne.
Nella stessa nota, i rappresentanti dei genitori citano le conclusioni a cui sarebbe giunta la questura di Roma, che non avrebbe trovato riscontro alle accuse, e avanzano l’ipotesi che dietro a tutto questo ingiustificato clamore mediatico possano nascondersi gli interessi della speculazione edilizia su un edificio di pregio storico come quello che ospita attualmente il Virgilio. Intanto, anche gli studenti del Collettivo Autorganizzato Virgilio protestano la loro innocenza.
La nota dei rappresentanti dei genitori del Virgilio
Come accennato sopra, i rappresentanti dei genitori degli studenti del liceo Virgilio, riuniti oggi nel consiglio di istituto, hanno emesso una nota molto dura sulla vicenda.
Innanzitutto, denunciano le omissioni compiute dalla stampa in merito alle conclusioni della polizia. “Questa mattina la stampa prosegue la sua campagna violentissima - accusano i genitori - alcuni quotidiani scrivono più pagine sul Virgilio, come se la nota della questura non esistesse”. Le forze dell’ordine, infatti, ieri hanno riferito, prosegue la nota, che “le accuse gravissime di traffico di droga, intimidazioni e atteggiamenti violenti all’interno del nostro liceo non hanno trovato alcun riscontro”.
Accuse partite da una dirigente scolastica, definita “fonte tanto autorevole” che, però, secondo i genitori, sarebbero “spropositate e poco circostanziate”.
Voci sulla chiusura del Virgilio? Speculazione edilizia
I rappresentanti dei genitori del Virgilio, di fronte alla inspiegabile circostanza che accuse “tanto generiche e non circostanziate” siano state accolte dai media “come verità rivelate”, occupando addirittura per giorni le prime pagine dei quotidiani, si pongono degli interrogativi.
I genitori giudicano come “incredibile” la voce circolata nelle ultime ore che “il liceo possa essere chiuso e gli alunni trasferiti in altri istituti”. Un’ipotesi “mai presa in considerazione nemmeno in zone di mafia e camorra” che nel nostro paese non mancano. Dunque, la domanda che si fanno i genitori è: “Ci sono interessi di altra natura sul Virgilio? Qualche mira speculativa sull’edificio nel caso il liceo venisse chiuso?”.
Il Miur smentisce Il Messaggero
Intanto, sempre questa mattina, anche il ministero dell’Istruzione è costretto, suo mal grado, ad entrare nella polemica per smentire le solite voci mediatiche che parlano di un dossier aperto da viale Trastevere proprio sul Virgilio gate.
“Con riferimento a notizie apparse oggi sulla stampa, il Miur chiarisce che non esiste nessun dossier o report sul liceo Virgilio di Roma - e, inoltre, continua la nota ministeriale - il documento cui si fa riferimento oggi sul Messaggero, il Rav”, è una pratica in atto dall’anno scolastico 2014/2015 in tutti gli istituti, e in cui il Miur non ha voce in capitolo.