Scatta l'allarme in Calabria per alcune provole che sono state contaminate da un batterio che potrebbe provocare gravi danni alla Salute pubblica.
Calabria, vari sequestri e richiami per alcune provole contaminate da un batterio
Diversi lotti di provole sono state contaminate in Calabria da un batterio chiamato listeria, questo è un batterio capace di provocare vari danni alla salute umana. Dalle ultime notizie che ci giungono sembrerebbe che le provole contaminate appartengono all'azienda del Caseificio Cee F.lli Gentile snc, situato nel piccolo comune di Carlopoli, in provincia di Catanzaro.
L'Asp ha diramato il nome del prodotto contaminato che è: Provola Formaggio Pasta Filata di Latte di mucca, il marchio del prodotto è Provola, con lotto di produzione 27 e marchio di identificazione dello stabilimento IT 18/131/CEE. Chiunque quindi avesse acquistato una provola con queste caratteristiche - riferisce l'Asp - deve immediatamente restituire il prodotto presso il punto vendita dove è stato acquistato.
Le provole che sono rimaste in giacenza presso l'azienda sono state già sequestrate dal servizio veterinario dell'Asp di Catanzaro e verranno distrutte nei prossimi giorni. Il batterio è resistente alle basse temperature, fino a circa 2 gradi e per questo motivo resiste molto bene anche se la provola venisse conservata in frigorifero.
Per essere distrutto deve essere bruciato ad una temperatura di oltre 65 gradi.
Cosa provoca la Listeria?
Gli esperti hanno fatto sapere che la listeria potrebbe provocare diversi effetti sul nostro organismo. Potrebbe infatti provocare la listeriosi, una patologia che colpisce sia l'essere umano che gli animali. Questa malattia anche se in rarissimi casi può essere addirittura mortale e richiede il ricovero immediato in ospedale.
Tra gli effetti della patologia si hanno sintomi simili ad un'influenza, quindi tra i più comuni si possono riscontrare nausea, vomito e diarrea, fino ad arrivare a sintomi più gravi come ad esempio la meningite e successivamente come conseguenza più grave la morte. Tra i soggetti che possono essere maggiormente colpiti e quindi provocare i sintomi più gravi abbiamo gli anziani, i bambini, i neonati, le donne in gravidanza in quanto il batterio potrebbe provocare gravi danni al feto e i soggetti che presentano patologie del sistema immunitario, quindi che sono più "deboli".