L'omicidio di Meredith Kercher, noto anche come delitto di Perugia, è un caso di cronaca nera avvenuto a Perugia la sera del 1º novembre 2007. Meredith era una ragazza inglese di 20 anni, in Italia per studiare all'Università degli studi di Perugia grazie al progetto Erasmus, fu ritrovata priva di vita con la gola tagliata all'interno di una casa che condivideva con altri ragazzi, tra cui l'americana amanda knox.

Da imputata a star televisiva

I giorni seguenti all'omicidio furono molto movimentati, persone che conoscevano Meredith si recarono spontaneamente in commissariato per rilasciare una dichiarazione, la maggior parte in presenza del loro avvocato.

Anche Raffaele Sollecito e Amanda Knox lo fecero, però senza un legale, cosa che fece insospettire gli inquirenti che decisero di trattenerli. La vicenda giudiziaria è stata molto lunga e travagliata, in primo grado la Knox e Sollecito vennero condannati come coautori del delitto, poi assolti in appello, poi ancora la Cassazione annullò la sentenza di assoluzione della Corte d'Appello di Perugia. A questo punto la Corte d'Assise condannò la Knox a ben 28 anni e 6 mesi di reclusione ma successivamente, e definitivamente, la Cassazione la assolse con formula piena per non aver commesso il fatto. Questa vicenda di cronaca nera ebbe una grande risonanza a livello mediatico, specialmente grazie alla nazionalità della vittima, inglese, e dell'imputata Amanda, americana.

La Knox dunque è conosciuta quasi in tutto il mondo per questa vicenda, ma ora vuole riprendersi la sua vita e parlare d'altro. Attraverso la sua pagina Instagram ha svelato ai suoi fans che a breve condurrà alcune puntata di Web TV, in collaborazione con Facebook e Vice, in uno show tutto suo: si chiamerà "The Scarlet Letter Reports" che andrà in onda su Watch, la TV di Facebook.

5 puntate sulla discriminazione di genere

Amanda condurrà ben 5 puntate incentrate sulla discriminazione di genere, approfondendo in particolar modo il "public shaming", ovvero le pesanti offese nei confronti delle donne inoltrate tramite i social network. Lei stessa si definisce una vittima, proprio sul caso del delitto di Perugia.

Da qui è nata la sua idea di dar voce a tutte le donne che giornalmente, in tutto il mondo, si vedono attaccate e vilipese da persone senza scrupoli; così cercando anche di elevare lo standard femminile in rete e il modo di rivolgersi alle donne.