E' accaduto tutto all'improvviso. Per un ragazzo di Calerno di S.Ilario in provincia di Reggio Emilia, e i suoi compagni di classe sembrava una giornata come tante altre. E' l'ora di educazione fisica a Scuola. Lorenzo, questo il nome del ragazzo 15enne che frequenta l'Istituto tecnico di Montecchio, sta svolgendo l'attività fisica con i suoi compagni di classe. E' un momento di relax e di divertimento per gli alunni. All'improvviso il ragazzo si accascia al suolo perdendo i sensi. Per fortuna la sua professoressa che in passato aveva frequentato dei corsi di rianimazione cardiopolmonare, si accorge subito della drammaticità della situazione.

L'insegnante comprende che il ragazzo è stato colpito da un arresto cardiaco: non c'è un attimo da perdere, tergiversare ancora potrebbe rivelarsi fatale per la vita dell'alunno. La professoressa senza perdersi d'animo gli pratica un massaggio cardiaco, mentre gli altri chiamano i soccorsi.

La corsa disperata in ospedale

Il 15enne viene trasportato in eliambulanza all'ospedale Maggiore di Parma. Appena giunto in ospedale al ragazzo è stato praticato il massaggio cardiaco e la ventilazione meccanica, quindi viene portato in sala operatoria. Poco dopo il cuore del giovane finalmente riprende a battere. Dopo l'intervento chirurgico per stabilizzare le sue condizioni e i successivi quindici giorni in circolazione extracorporea, Lorenzo potrà cominciare il percorso riabilitativo.

D'altronde quel 16 ottobre scorso quando è stato portato in ospedale in condizioni di emergenza, è stato necessario utilizzare la circolazione extracorporea, ovvero una macchina che supplisce temporaneamente alle funzioni cardiopolmonari. In quei frangenti la sua vita era appesa a un filo, ma fortunatamente il suo cuore ha ripreso a battere.

Sottoposto ad esami successivi, i medici hanno scoperto che il ragazzo era affetto da un grave difetto congenito che richiedeva un'immediata operazione chirurgica. Ad occuparsi dell'intervento è stata l'equipe dell'azienda ospedaliera univesitaria di Parma, in collaborazione col direttore della Cardiochirurgia pediatrica e dell'età evolutiva del Sant'Orsola Malpighi di Bologna.

Fine dell'odissea: il ritorno a casa

Dopo 57 giorni trascorsi nel reparto di terapia intensiva cardiochirurgica, Lorenzo finalmente è potuto tornare a casa dove potrà cominciare il percorso riabilitativo. La mamma in particolare ha voluto ringraziare i medici e gli infermieri per l'egregio lavoro svolto e per l'attenzione professionale e umana dimostrata verso Lorenzo. La donna ringrazia anche chi, in tutti questi mesi così difficili, ha voluto esprimere la propria vicinanza alla famiglia. Insomma, la vicenda per fortuna si è conclusa con un lieto fine. Lorenzo, dopo il percorso riabilitativo, potrà tornare a essere il ragazzo che era.