È di almeno 5 morti e 15 feriti il bilancio dell’incidente verificatosi a Mosca, dove un bus è finito all’interno del sottopassaggio pedonale che porta all’ingresso della metropolitana in corrispondenza della fermata di Slavyansky Boulevard.

Il mezzo, come si può vedere dalle registrazioni recuperate dalle telecamere di sorveglianza poste nella zona, si è letteralmente tuffato lungo le scale travolgendo i passanti, e la sua folle corsa è stata arrestata dal tetto dell’ingresso della Metro.

Si esclude l'ipotesi terrorismo

La pista del terrorismo è stata al momento esclusa dalle forze dell’ordine russe, come riferisce l’agenzia Interfax, e si suppone si sia trattato di un guasto meccanico che, stando alle prime indiscrezioni, avrebbe interessato i freni.

Per precauzione il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin ha ordinato la perquisizione e la messa in sicurezza di tutta la flotta dei bus della città, e l’autista del mezzo che da ben 17 anni lavorava per la società di trasporti della capitale è stato arrestato, per quanto da una prima analisi non sembra essere risultato sotto gli effetti di alcool o sostanze stupefacenti.

Le indagini

Al momento si segue la pista dell’incidente, considerato gli anni di servizio del conducente ed il suo stato al momento dell’accaduto, oltre al fatto che le strade di Mosca risultano invase dalla neve alta.

Stando a quanto riportato dal quotidiano francese Le Monde l’uomo alla guida del mezzo avrebbe dichiarato che il bus, che comunque non avrebbe più di un anno di vita, ‘si trovava in posizione di arresto, poi ha cominciato a muoversi in modo inatteso’.

L'attentato sventato con l'aiuto degli USA

Resta viva la paura attentati. Solo pochi giorni fa la notizia di uno sventato attacco terroristico previsto nella città di San Pietroburgo che avrebbe previsto un soggetto kamikaze pronto ad esplodere «all'interno di una struttura religiosa e l'uccisione di civili grazie a ordigni esplosivi improvvisati in luoghi di raduni di massa».

L’attentato, come diffuso dal Cremlino, era stato evitato dall’intervento della FSB, il servizio segreto della Federazione Russa, grazie alle informazioni fornite dalla CIA, al seguito del quale vi erano stati contatti e ringraziamenti telefonici del leader russo Vladimir Putin al presidente degli Stati Uniti Dodald Trump, come confermato tramite Twitter dalla portavoce della Casa Bianca Sarah Sanders.