Ha già migliaia di seguaci il respirianesimo, la nuova tendenza alimentare che trae le sue origini dal mondo ascetico orientale. Si tratta di un vero e proprio stile di vita, i cui sostenitori asseriscono di essere in grado di sopravvivere senza cibo e talvolta anche senza acqua, nutrendosi unicamente con il respiro. Gli adepti adottano l’alimentazione pranica - dall'indiano “prana", che in italiano significa energia - e mentre noi continuiamo a mangiare, soprattutto durante queste feste natalizie, pasti abbondanti ed ipercalorici, i respiriani si accontentano di essere connessi con l’universo.

La tecnica per abolire dalla propria vita il cibo, sostituendolo con un nutrimento immateriale, secondo i sostenitori di questa disciplina consiste in una progressiva riduzione degli alimenti fino alla completa eliminazione. Potrebbe sembrare un metodo suicida, ed invece gli adepti ritengono che scegliere di non mangiare in modo volontario, senza considerare tale scelta una frustrante privazione, sia fondamentale per la riuscita. I respiriani affermano che la mente umana influenza e viene influenzata da quello che la circonda e che gli organismi cellulari sono in grado di mutare adattandosi ai cambiamenti. Il percorso di progressiva riduzione dovrebbe avvenire in un arco temporale di tre settimane, senza perdere peso, senza sentirsi deboli e affaticati.

Nel primo periodo è consentito bere acqua, poi dicono - e si fa fatica a capire come - andrà via pure la voglia di bere. Il tutto andrebbe sostituito con yoga e meditazione.

A scegliere di non mangiare più, anche una coppia in attesa di un bimbo

Akahi Ricardo e Camila Castello di 36 e 34 anni, sono una coppia americana che ha deciso di aderire a questa credenza alimentare.

I coniugi - dopo essere stati a lungo vegetariani - hanno scoperto il respirianesimo e man mano hanno smesso di mangiare. I due hanno affermato di non aver assunto cibo per tre anni e di mangiare solo saltuariamente frutta e verdura, per non privarsi dei momenti di condivisione con gli amici, consapevoli del ruolo socializzante del cibo.

Camila continua a non ingerire niente anche durante la gravidanza, azzannando qualcosa solo cinque volte in tutta la gestazione. La donna ha detto di non aver fame e di essere sicura di non mettere in pericolo la vita del figlio, perché lo stesso sarebbe nutrito dal suo amore.

Critiche e paure per questa nuova scelta alimentare

La scelta di queste persone se da un lato incuriosisce, dall'altro sta incassando molte critiche. Per tanti infatti, avere del cibo a portata di mano e rifiutarlo appare come uno schiaffo ai poveri che non avendo la stessa fortuna continuano a morire di fame.

Non meno importante è il pericolo per la salute, poiché gli effetti del respirianesimo sull'uomo non sono stati ancora accertati.

Inoltre, a destare molta paura è anche la possibilità che questo tipo di tendenza al non nutrimento possa complicare la situazione psicologica e fisica di coloro che vivono già disturbi alimentari.

Intanto, mentre le tavole degli onnivori si riempiono di tutte le gustose prelibatezze natalizie, e quelle dei respiriani si svuotano, questi ultimi si sentono forti delle loro scelte alimentari anche grazie ad una recente scoperta che arriva dall’Antartide. Si tratta di uno studio condotto da Belinda Ferrari dell'UNSW che mostra come alcuni batteri possano adattarsi a condizioni estreme, sopravvivendo senza cibo.