Picchiata fino a farla morire e poi gettata in un dirupo. Sarebbe morta così Sofiya Melnyk, la 43enne ucraina che a metà novembre era sparita nel nulla da Curnuda, nel trevigiano. Il cadavere della donna è stato trovato la vigilia di Natale in un burrone lungo la strada che collega Romano d'Ezzellino a Cima del Grappa. Vediamo i dettagli emersi dall'autopsia svolta nei giorni scorsi dall’anatomopatologo Alberto Furlanetto.

L'esito dell'autopsia

E' emerso l'esito dell'autopsia effettuata sul corpo di Sofiya, un esame reso difficoltoso dalle pessime condizioni in cui versa il cadavere della donna.

L'anatomopatologo Alberto Furlanetto ha riscontrato numerosi traumi che sarebbero riconducibili ad un violento pestaggio e ad una brutta caduta. La donna sarebbe stata violentemente picchiata e poi gettata in un dirupo, ma resta ancora da stabilire se il decesso sia arrivato dopo il pestaggio o se quando è stata gettata nel dirupo fosse ancora viva. Il dubbio è dovuto alla posizione in cui è stato ritrovato il corpo della donna, una posizione simile a quella fetale, come se Sofiya prima di morire avesse cercato di proteggersi o di scaldarsi.

"Si tratta di una ipotesi plausibile quanto drammatica", afferma l'avvocato Zacheo, legale della famiglia della vittima, che appena è stato informato dell'esito dell'autopsia ha subito disposto le prossime mosse da portare avanti in ambito giudiziario.

"E' stata picchiata a morte, il responsabile deve essere trovato, vogliamo sapere chi l'ha uccisa e per quale motivo - commenta - questa tragedia deve avere delle risposte che ad oggi non ci sono".

Il movente dell'omicidio è ancora avvolto nel mistero

Il movente che ha portato all'uccisione della donna non è ancora stato chiarito.

Gli inquirenti stanno vagliando diverse strade: gelosia, amore e denaro. Sofiya infatti aveva una vita sentimentale movimentata, caratterizzata da due storie vissute in parallelo per anni, più un'altra nata di recente. Oltre a Pascal Daniel Albanese, con il quale ha convissuto per sedici anni, e che si è suicidato pochi giorni dopo la scomparsa della donna, Sofiya frequentava un geologo settantenne.

Una delle ipotesi al vaglio è che la donna volesse liberarsi da questo intreccio dopo aver conosciuto un medico di Treviso,che considerava il suo nuovo amore. Per fare chiarezza sulla fine della donna sarà necessario aspettare la fine delle indagini ed i risultati di ulteriori esami che i magistrati hanno disposto sul cadavere.