Critica la situazione dopo l’annuncio di Donald Trump sul riconoscimento di Gerusalemme come capitale dello stato israeliano. Giovani palestinesi e non solo, sono scesi in piazza per protestare, non sono mancati gli scontri tra i dimostranti e l’esercito di Israele, che in queste ore sta rafforzando la sua presenza in Cisgiordania.

Hamas chiama nuova Intifada

Il mondo arabo si è indignato alla decisione del presidente americano Donald Trump di promuovere Gerusalemme a capitale. Tutto il Medio Oriente definisce questa decisione “Incendiaria” e la interpreta come una “Dichiarazione di guerra”.

Ismail Haniyeh ha dichiarato che: “ Faremo appello per una nuova Intifada contro l’occupazione”, dice il leader politico di Hamas, “Nuova intifada contro il nemico, agiremo di conseguenza”. Ismail Haniyeh questa mattina alla TV ha anche annunciato che: “ Domani sarà l’inizio della ‘Liberazione di Gerusalemme’, sarà il giorno dell’ira”.

Truppe in Cisgiordania

Lo Stato maggiore israeliano ha inviato diversi battaglioni per rinforzare la già massiccia presenza di soldati in Cisgiordania. Il portavoce militare fa sapere che sono stati messi in stato di allerta anche altre Divisioni “Per far fronte a possibili rivolte nella regione”. Proteste e scioperi dei palestinesi in tutta la Cisgiordania, Gerusalemme Est e Gaza.

Uffici, negozi e scuole sono rimaste chiuse aderendo alla causa palestinese e alle manifestazioni.

Feriti negli scontri

Il bilancio della prima giornata degli scontri avvenuti oggi in Cisgiordania è di centoventi feriti. Lo scontro nelle strade di Betlemme, Gaza, Ramallah e Gerusalemme, tra l’esercito israeliano e i manifestanti palestinesi, si è al momento concluso con dodici feriti da arma da fuoco e più di cento persone sono dovute ricorrere a soccorsi medici per i gravi traumi e contusioni riportate, lo riferisce la Mezzaluna rossa palestinese, citata dal sito Quds.net.

L’uso dei lacrimogeni e di proiettili di gomma, che seppur non letali possono ferire in grave modo una persona. Si è appreso dai media locali che uno dei dimostranti feriti verserebbe in gravi condizioni.

Isis e Al Qaeda a sostegno della Palestina

Occasione ghiotta per i terroristi del sedicente Stato Islamico e per Al Qaeda che minaccia di attaccare gli USA dopo la proclamazione di Gerusalemme a capitale di Israele.

Il sito di monitoraggio dell’estremismo islamico fa sapere che diversi messaggio sono stati rivolti al presidente Trump agli americani. “ Vi Taglieremo la gola”, recitano alcuni, mentre altri si dicono “Pronti a combattere per liberare Gerusalemme dagli Ebrei”, riferisce il Site.