Ennesimo caso di violenza sulle donne. Gli agenti della polizia di Cerignola, un paese in provincia di Foggia hanno arrestato un uomo di 48 anni, di cui non sono state rese note le generalità, per violenza sessuale aggravata e stalking nei confronti della figlia. Gli uomini delle volanti hanno eseguito il provvedimento di custodia cautelare in carcere per ordine della procura della città pugliese. Il presunto colpevole è accusato di avere abusato della propria figlia e di averla perseguitata ad oltranza perché non accettava la sua separazione dal marito.

La violenza e la corsa al pronto soccorso

I fatti giudiziari risalgono allo scorso 6 novembre. Gli uomini delle gazzelle sono intervenuti proprio quel giorno, presso il pronto soccorso dell'ospedale di Cerignola. Una ragazza era stata ricoverata d'urgenza perchè aveva subito un'aggressione. La giovane donna, in evidente stato emotivo alterato, aveva raccontato agli agenti di essere stata picchiata e violentata dal padre nella sua abitazione. Il sospettato in preda alla collera aveva scavalcato il cancello della sua dimora, si era introdotto in casa e aveva cominciato ad inveire contro di lei. A quanto pare, il 48 enne non riusciva ad accettare la separazione legale dal marito della figlia e per questo era montato su tutte le furie.

Poi non contento di ciò, aveva anche abusato sessualmente della ragazza, il tutto sotto gli occhi attoniti della sua nipotina di 7 anni. E quando la bimba aveva cominciato ad urlare e ad implorare il nonno di lasciare stare la sua mamma, il presunto violentatore aveva minacciato di morte anche lei. L'orco si era fermato solo dopo essersi accorto dei vicini, che urlavano e chiedevano aiuto per cercare di soccorrere la donna.

Sul posto erano intervenuti i sanitari del 118 che avevano prestato alla vittima le prime cure e poi l'avevano trasportata d'urgenza in ospedale curando le sue ferite: traumi ed ecchimosi.

La denuncia

Il giorno successivo la vittima aveva chiesto agli agenti della polizia di poter essere accompagnata presso il commissariato più vicino, perché accortasi che il padre si aggirava ancora nei pressi del suo domicilio aveva paura di essere nuovamente aggredita e aveva deciso di sporgere formale denuncia contro di lui.

Le continue violenze subite negli anni

Davanti agli uomini del commissariato la giovane donna ha raccontato le violenze subite negli anni dal padre. Un uomo violento, possessivo instabile caratterialmente, che la picchiava spesso e sovente e dal quale era fuggita adolescente, rifugiandosi in un matrimonio infelice dal quale erano nati anche dei bambini, i suoi due figli ancora minorenni. Non era la prima volta che il padre aveva tentato di aggredirla, precedentemente l'aveva bloccata per strada per picchiarla nuovamente, tanto che lei e il suo nuovo compagno, anche lui in fase di separazione dalla moglie, avevano dovuto chiedere l'intervento dei Carabinieri di Cerignola. In seguito alle scuse del persecutore la figlia aveva rimesso la prima querela, ma poi il padre aveva ricominciato a perseguitarla a settembre, fino a giungere alla violenza sessuale del 6 novembre.