La Cucina italiana perde uno dei suoi più celebri rappresentanti. Gualtiero Marchesi è morto ieri, 26 dicembre 2017, a causa di un arresto cardiaco. Grande innovatore della cucina, viene oggi ricordato come uno dei più importanti rappresentanti dei piatti del bel paese nel mondo e come un grande maestro. Degna di nota la dedica di Cracco al suo ex maestro, quel mentore al quale deve davvero tanto che è stato capace di far crescere talenti quali Oldani e Crippa.
Il primo in tutto: anche nelle critiche al sistema
Marchesi era un personaggio davvero fuori dagli schemi oltre che un grande chef.
Sarà lui ad aprire, nel 1977, quello che diverrà - nove anni più tardi - il primo ristorante italiano ad ottenere tre stelle nella Guida Michelin. Lo chef però è anche tra i pochi ad aver criticato il prestigioso riconoscimento della guida francese sostenendo che il sistema di punteggio non fosse meritocratico, dato che la maggioranza dei ristoranti premiati si trovava appunto in Francia, mentre quelli italiani si contavano sulle dita di una mano. Le critiche erano rivolte anche ai ristoratori italiani che puntavano troppo sulla guida Michelin per ottenere il meritato successo.
Dalla cucina alla musica, passando per l’arte, questo è Gualtiero Marchesi
Lo chef sarà fondatore di due tra le più importanti scuole di cucina a livello mondiale: “ALMA, scuola internazionale di Cucina Italiana” con sede in provincia di Parma e la “Italian Culinary Academy” a New York.
Della prima sarà anche rettore fino a Settembre 2017, all’età di 87 anni, nonostante da tempo stesse lottando contro il cancro. Ma Marchesi non è solo cucina. Lo chef, infatti, ha una grande passione per la musica e l’arte essendo stato anche un bravo pianista. Il suo stesso ristorante è ispirato nell’arredamento alla Scala di Milano e nel 2010 verrà inaugurata una mostra, al Castello Sforzesco di Milano, in onore dei suoi percorsi tra arte, cucina e musica.
Tanti messaggi di cordoglio e la gratitudine di Milano
Oltre al già citato Carlo Cracco che dedicherà a gualtiero marchesi poche parole sentite verso quello che ricorda come un maestro generoso ma severo e inflessibile, anche il sindaco di Milano Sala ricorda la chef con un messaggio di gratitudine e riconoscenza da parte della città.
Iginio Massari lo ricorda come un amico prima che un collega. Ma forse ancora più importanti sono i tanti messaggi sui social di chi ha avuto modo di provare e apprezzare la sua cucina perché un’artista può ritirarsi o morire, ma il ricordo delle sue opere rimarrà sempre vivo nella mente. Vediamolo in questo video dove presentava uno dei suoi piatti più rappresentativi il "Dripping" di pesce, dove l'arte visiva e la cucina si uniscono.