La notizia è arrivata oggi, 12 dicembre 2017 sui maggiori quotidiani nazionali: un trafficante di esseri umani è stato fermato nella Città Autonoma di Melilla e aveva intenzione di trasportare un bambino di dodici anni in Spagna. L'adolescente è stato ritrovato dalla polizia spagnola nel cruscotto dell'auto dell'uomo, che ha 65 anni ed è di origini marocchine. Per il giovane ragazzo la brutta vicenda è stata così orribile che è stato ritrovato in stato di confusione e presentava anche difficoltà respiratorie. Insomma, ha vissuto chissà quanto tempo di puro terrore ma è stato salvato.
Traffico di esseri umani: fermato un marocchino
Come riporta il quotidiano 'Il Messaggero' in un articolo di oggi, 12 dicembre 2017, in Spagna è stato fermato dalla polizia un uomo che si è rivelato essere un vero e proprio trafficante di esseri umani. Cos' è successo esattamente? Quando la sua auto è stata fermata, le forze dell'ordine hanno scoperto che nel cruscotto della sua auto c'era un ragazzo di dodici anni originario della Guinea. Qual era lo scopo del trafficante? Trasportarlo in modo illegale in Spagna, dato che in quel momento si trovava nella Città Autonoma di Melilla. Ma che altro si sa della vicenda?
I dettagli precisi della vicenda
La polizia spagnola, ovvero la Guardia Civil, è riuscita a fermare l'uomo e a liberare il ragazzo dalla prigionia.
Precisamente, il trafficante di esseri umani risulta avere sessantacinque anni ed è di origini marocchine. L'adolescente di dodici anni invece è originario della Guinea. Ma come sarebbe stato fermato l'uomo? A quanto pare una pattuglia della polizia spagnola si trovava nella Città Autonoma di Melilla in perlustrazione e quando è passata l'auto, questa è risultata subito sospetta ai poliziotti.
Il BMW-X 5 con targa marocchina è stato prontamente perquisito e poi c'è stato il ritrovamento all'interno del cruscotto. Ma quali erano esattamente le condizioni del dodicenne nel momento in cui è stato soccorso? Purtroppo presentava difficoltà respiratorie ed è stato necessario anche rianimarlo. Come riporta il quotidiano 'Il Mattino', successivamente la Guardia Civil lo ha aiutato poi a scendere dall'auto e il minorenne è stato trasportato al centro per minori della Città Autonoma di Melilla.
L'uomo invece? Ora è nelle mani della giustizia che provvederà ad effettuare eventuali altri accertamenti. Insomma, ora il bambino è salvo anche se ha vissuto senza dubbio chissà quante ore o giorni di terrore.