Marca male per le compagnie marittime cinesi. Ciò a seguito di una denuncia proveniente dalla Corea del Sud, che ha rintracciato un carico di petrolio destinato alla Nord Corea. Rabbiosa è stata la reazione dello Stato alleato degli USA, dopo aver scoperto che la nave utilizzata per il trasporto batteva la bandiera di Hong Kong.

I funzionari della Sud Corea hanno rivelato di aver sequestrato la nave cisterna, e di aver interrogato personalmente il suo equipaggio. La rivelazione è giunta il giorno dopo che il presidente Trump aveva accusato la Cina di far fluire l'olio combustibile in Corea del Nord, attraverso trasferimenti illeciti in acque internazionali, alla piena luce del sole del Pacifico.

La nave, nominata Lighthouse Winmore, era stata affittata dalla società taiwanese Billions Bunker Group Corporation. Winmore è stata ancorata forzatamente al porto sudcoreano di Yeosu l'11 ottobre, allo scopo di caricare 14.039 tonnellate di petrolio raffinato dal Giappone. Quattro giorni dopo, partito da Yeosu, il comandante del natante ha dichiarato di essere diretto a Taiwan. Invece ha trasferito l'olio raffinato a quattro altre navi in ​​acque internazionali: e così 600 tonnellate di petrolio sono ripartite verso il Paese di Kim Jong-un.

La delusione americana

Il ministero degli esteri sudcoreano ha dichiarato che la Winmore ha lasciato il porto di Yeosu, in Corea del Sud, trasportando petrolio raffinato che è stato poi trasferito ad una nave della Corea del Nord in acque internazionali il 19 ottobre.

A confermare le accuse il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, che ha rilasciato a novembre immagini satellitari di due navi che avrebbero effettuato un trasferimento illegale nave-nave in acque internazionali, nello stesso identico giorno.

Le immagini satellitari degli USA mostrano infatti un trasferimento diretto, probabilmente di petrolio, tra due imbarcazioni, nel tentativo di eludere le sanzioni sulla Corea del Nord.

Allora il governo americano identificò una delle navi come nordcoreana sanzionata, la Rye Song Gang 1, ma non nominò l'altra. I funzionari sudcoreani non hanno potuto confermare venerdì se la seconda nave fosse la Winmore, malgrado le prove evidenti.

Donald Trump, intervistato, ha detto che la Cina è stata chiaramente colta in flagrante, dopo che le immagini satellitari sono state ripubblicate sui media sudcoreani all'inizio di questa settimana.

La delusione statunitense cresce anche a seguito dell'intervento di un portavoce del presidente, che afferma che gli USA "sono consapevoli del fatto che alcune navi si sono impegnate in attività proibite dalle Nazioni Unite, compresi i trasferimenti nave-nave di petrolio raffinato e il trasporto di carbone dalla Corea del Nord".

La Cina si difende

Il governo di Hong Kong, a seguito dello scandalo, ha detto in un comunicato che venerdì aveva notato, da alcuni resoconti dei media, che la nave Winmore era stata sequestrata. "Stiamo contattando le parti coreane interessate per ottenere ulteriori informazioni sull'incidente e intraprenderemo le azioni appropriate, se necessario", si legge nella dichiarazione.

Un atto di pirateria da parte del governo di Kim Jong-un ribalterebbe le carte in tavola, rendendo il caso ben più grave. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying, ha offerto una seconda conferma questo venerdì: Pechino, a quanto pare, sta attuando tutte le sanzioni delle Nazioni Unite contro la Corea del Nord, volte a frenare lo sviluppo di missili e armi nucleari di Pyongyang.

Le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ricordiamo, prevedono che "tutti gli Stati membri vietino l'ingresso nei loro porti di navi di provenienza nordcoreana", salvo alcune circostanze, quali l'offerta di aiuti umanitari.