Milano, 25 Gennaio 2018 ore 07.00 a.m. Un treno proveniente da Cremona deraglia andandosi a ribaltare fuori dai binari mentre si trovava a pochi chilometri da Pioltello. Il bilancio è piuttosto pesante, ci sono 3 vittime e 50 feriti dei quali una decina gravi e uno in condizioni critiche. Il convoglio, contenente oltre 350 pendolari, collegava Cremona a Milano Porta Garibaldi. Numerosi i soccorritori accorsi per prestare aiuto ai passeggeri e pronti gli elicotteri che hanno trasportato in ospedale chi era in condizioni gravi.
Uno schianto devastante dopo quasi due chilometri fuori binario
Il convoglio Trenord n° 10452 è deragliato ieri mattina mentre si trovava quasi all’altezza di Segrate schiantandosi poi contro un palo della linea elettrica dopo due chilometri di percorso. Il treno ha finito quindi con accartocciarsi e terminare la corsa. Per poter soccorrere i feriti i Vigili del Fuoco hanno dovuto tagliare le carrozze ed aprirle come fossero una scatola di latta. La circolazione dei treni inoltre ha subito dei fermi soprattutto per quanto riguarda le linee Bergamo-Cremona, Varese-Novara e l’Alta Velocità Milano-Venezia. Secondo le forze dell’ordine si tratta di uno dei più gravi disastri ferroviari avvenuti in Lombardia negli ultimi anni.
Due linee telefoniche a disposizione per chiamare i parenti
Nella giornata di ieri la Prefettura aveva messo a disposizione dei parenti dei passeggeri due linee telefoniche dedicate, per poter conoscere la condizione degli stessi e il luogo dove erano stati portati. Intanto alcuni ospedali hanno annullato gli interventi programmati non urgenti per poter dare il massimo supporto ai feriti e la Croce Rossa ha messo a disposizione un servizio di supporto psicologico per parenti e passeggeri coinvolti.
Un'incidente evitabile? L’indagine è in corso ma per la rete è disastro colposo
Mentre la Prefettura programma i vertici e prosegue le indagini, sui social è già iniziato un processo dove Trenord è messa alla gogna. Le motivazioni principali che hanno scatenato le polemiche contro la società sono l’eccessiva formalità burocratica nel pubblicare l’annuncio dei disagi per i viaggiatori delle linee sospese e, soprattutto, lo stato di usura delle infrastrutture e di molti convogli regionali e non del gruppo RFI.
In un primo momento si parlava di un'indagine per omicidio colposo ma tale ipotesi al momento non trova conferme ufficiali. Secondo molti cittadini milanesi e non, questa presunta accusa non sarebbe da escludere alla luce anche degli ultimi dettagli da cui si evince che il convoglio andava ben oltre la velocità di percorrenza normale.