Col passare del tempo si delineano i tratti e soprattutto si inizia a far chiarezza sulle cause del deragliamento avvenuto ieri mattina, poco prima delle ore 7.00, del treno 10452 proveniente da Cremona. Un incidente ferroviario avvenuto poco prima dell’arrivo alla stazione di Lambrate, per l’esattezza a Pioltello, che ha portato alla morte di tre donne, diversi feriti gravi e circa una quarantina di contusi in seguito all’uscita dai binari del convoglio e dello schianto di un vagone contro un palo.
Secondo le prime informazioni, che non hanno tardato ad essere sempre più dettagliate col trascorrere delle ore, la rotaia che ha ceduto sulla linea che collega Cremona a Milano stava per essere sostituita.
In quel tratto di ferrovia infatti sono evidenti le prove che confermano come erano in corso lavori di manutenzione che non sono, purtroppo, terminati in tempo.
Sulla linea ferroviaria manca un pezzo di rotaia
Nessun dubbio sul cedimento come provano anche numerose foto scattate sul posto. Un cedimento avvenuto circa due chilometri prima della zona dove poi l’intero convoglio si è scomposto portando allo schianto del vagone. È evidente infatti la mancanza di un pezzo di rotaia. Un vuoto di circa venti centimetri, più che sufficiente a far deragliare un treno pieno di pendolari come quello di ieri mattina che trasportava tanta gente diretta al luogo di lavoro in una fredda giornata di gennaio.
Di fianco alla rotaia che ha ceduto si vede chiaramente il nuovo tratto di binario, quello che avrebbe dovuto essere installato per vitare guai peggiori.
Guai peggiori che, invece, si sono “puntualmente”, e bisognerebbe dire prevedibilmente, verificati. Secondo la ricostruzione la vecchia rotaia ha ceduto sotto il peso delle prime carrozze transitate sulla linea, facendo poi uscire dai binari quelle centrali del convoglio. Il treno così ha continuato la sua corsa come se nulla fosse, senza che il macchinista potesse accorgersi in tempo che i vagoni centrali stavano viaggiando fuori dalla linea e frenare.
Due chilometri di avanzamento, poi l’inevitabile deragliamento e lo schianto fatale.
A luglio un altro deragliamento in zona
Ora appare ancor più incredibile quanto accaduto se si considera che lo scorso luglio si era già verificato un deragliamento in zona Pioltello, quella volta di un treno diretto a Bergamo e proveniente da Milano.
In quel caso, era il 23 luglio, nessuno degli oltre duecento passeggeri rimase contuso. Un monito che evidentemente nessuno ha ascoltato o che, come purtroppo è usanza in Italia, non ha generato interventi e verifiche tempestive. Oggi la tragedia, una tragedia che, come spesso accade, si sarebbe probabilmente potuta evitare.