Se amate gli animali e vi piace vivere con qualcuno di loro, fate molta attenzione a relazionarvi con un serpente. Se esso si affezionasse morbosamente a voi, potreste rischiare la fine che è capitata al povero Dan Brandon, amante degli animali esotici, che il 25 agosto del 2017 è morto per asfissia, dopo che il suo pitone africano lungo la bellezza di 2,4 metri, lo ha strangolato.

La loro era una grande famiglia

Il serpente, da lui battezzato Tiny, faceva parte di una grande famiglia composta anche da altri 9 serpenti e 12 tarantole, tutti ospitati nella camera da letto del povero Dan, dove è stato trovato morto dalla dalla madre Babs, nella loro abitazione dello Hampshire.

Dan sapeva trattare con i serpenti

Dan era un proprietario di serpenti responsabile, ed esperto nel trattare con loro. Tiny però, a detta di quanto raccontato da Babs nell'inchiesta seguita al decesso del figlio, sembrava fosse gelosa di lui. Capitava che all'ingresso di Babs nella camera, Tiny fischiasse infastidita, altre volte invece era più tranquilla, tanto che il figlio glielo faceva notare. Lei non crede che Tiny lo abbia mai morso. Lui però aveva smesso di avvinghiarsela intorno al collo, cosa che faceva sempre con gli altri serpenti.

Il pitone era innamorato di lui

Tiny era "innamorata" di Dan, ma Babs era convinta che lui fosse in grado di controllare la sua morbosa presenza, dal momento che dall'età di 15 anni aveva avuto serpenti.

La sua era una vera e propria passione per questo genere di animali. La sera della morte del figlio, Babs Brandon stava cucinando. Si è accorta ad un certo punto che dalla camera del figlio provenivano dei rumori che presupponevano uno scompiglio. Entrò di corsa e vide Dan riverso a testa in giù, mentre Tiny aveva lasciato vuoto il suo angolino nel vivaio.

Lei non si accorse subito che fosse morto. Chiamò immediatamente l'ambulanza e furono gli infermieri giunti per i primi soccorsi a confermargliela. Il patologo incaricato dell'autopsia sul cadavere del ragazzo, Dr. Adnan Al- Badr, rilevò emorraggie nei suoi occhi, chiaro segno di asfissia, una costola fratturata di recente, ma non segni né sul collo né sul torace.

Il veterinario elogia il suo rapporto con i serpenti

Il Prof. John Cooper, invece, veterinario, dichiarò che Dan teneva i suoi serpenti in ottimo stato, fatto evidente di un buon rapporto con loro, amorevole, e non possessivo. Li conosceva. Sapeva che bastava prendere un serpente per la coda quando avesse tentato di stringergli troppo il collo. Il trucco era questo. Tiny però si era rivelata aggressiva, voleva mordere anche lui quando aveva tentato di rimetterlo a dimora nel vivaio. Succede che i pitoni si attorciglino al collo di una persona quando hanno troppo caldo, come accadde in Canada nel 2013 a due ragazzi, in una giornata molto afosa. Ma non era questo il caso di Tiny. La sua era soltanto una malcelata gelosia, e chissà cosa è accaduto il giorno della morte di Dan per innescare questa tragedia.

Qualcosa sarà andato storto. Non si saprà mai la verità. La madre di Dan, Babs Brandon, all'uscita del Tribunale, dove si è stabilito che Tiny è stata la causa della morte del figlio, ha affermato di non credere ancora che questo sia stato possibile.