Eppur si muove. Il dibattito relativo alla legalizzazione della marijuana sta lentamente sfondando i limiti invalicabili del tabù e si sta affermando come questione di rilievo nazionale. Sebbene appaia ancora molto lontana la possibilità di vedere circolare legalmente in Italia l’erba proibita, un’ipotesi di tal genere non sembra più del tutto irrazionale.

Qualcosa in effetti è già cambiato. Oramai è sensibilmente calato il numero di coloro che etichettano la marijuana semplicemente come “droga”, mentre aumenta l’attenzione verso le potenzialità benefiche della pianta.

I motivi sono molteplici e riguardano salute, legalità, economia e società.

Marijuana legale che non sballa, è boom

Un fenomeno che dimostra questa accresciuta tendenza, è rappresentata dal boom che sta vivendo la marijuana light. Si tratta di una varietà a basso contenuto di Thc, la sostanza che provoca effetti psicoattivi. Questa è inferiore allo 0,2%, che è il limite previsto dalla legge. È invece presente in quantità maggiore il Cbd, che ha proprietà benefiche e rilassanti, molto apprezzate dai consumatori.

In sostanza, il prodotto in questione è legale, sebbene non possa essere veduto per essere consumato. Insomma, si tratta di erba che non sballa. Può essere venduta ma solo per collezione e non per essere fumata.

Al momento dell’acquisto, il cliente riceve un foglio che certifica che il prodotto non infrange la legge. Tuttavia non rappresenta un lasciapassare. La marijuana light non dovrebbe, in linea del tutto teorica, essere tolta dalla propria confezione, nemmeno per l’esposizione. Qualora qualcuno venisse trovato in possesso di essa, oppure fosse sorpreso a fumarla, incapperebbe comunque in guai di tipo legale.

Ma il numero di persone interessate al prodotto, cresce giorno dopo giorno. Ne dà prova la crescita che stanno vivendo le attività del settore. Negli ultimi mesi si è assistito in tutto il Paese ad una vera e propria proliferazione dei growshop, i negozi specializzati nel ramo della canapa. Al loro interno, gli amanti dell’apprezzata pianta, trovano un’ampia gamma di prodotti.

Ci sono capi d’abbigliamenti, tipi di pasta, birre, infusi, letteratura specializzata ed oggetti per il consumo della marijuana, anche in questo caso solamente per fini collezionistici, ovviamente. Tuttavia i pezzi più richiesti sono due: la marijuana light e tutto l’occorrente per coltivare la pianta. Semi, fertilizzanti, guide e diversa attrezzatura specifica sono liberamente acquistabili, ma anche in questo caso, solo per collezionarli, ovviamente.

L’erba legale sta conquistando sempre più consensi. In molti ne esaltano le proprietà benefiche e rilassanti. I clienti poi preferiscono di gran lunga acquistarla in maniera legale, piuttosto che dover rivolgersi agli spacciatori. L’origine del prodotto è sicuramente più rassicurante, così come la sua composizione.

L’assenza di sostanze spesso presenti nella marijuana che si trova per strada è una caratteristica che in molti apprezzano. Sono tante le varianti esistenti. Sebbene siano presenti sul mercato diversi prodotti di origine italiana, le qualità generalmente più apprezzate sono quelle svizzere.

Aumentano i favorevoli alla legalizzazione

La conclusione che si deve trarre è che è sempre più ampio il fronte favorevole ad una maggior diffusione della marijuana. In ambito medico e scientifico, si sono levate diverse voci accademiche che sostengono le sue proprietà benefiche. Il numero di pazienti che chiedono di accedere a terapie che prevedano il suo impiego, piuttosto che altri tipi di farmaci, è costantemente in crescita.

Anche da un punto di vista legale, sono molti quelli che preferirebbero sottrarre questo mercato alle mafie.

Anche a livello istituzionale qualcosa si è mosso. Tra le altre proposte di legge che sono state rimaste arenate in Parlamento prima dello scioglimento delle Camere, ve n’è una relativa alla legalizzazione della marijuana. Nel luglio del 2016 infatti, un disegno di legge a firma Della Vedova, fece timidamente capolino in Aula. Ovviamente venne immediatamente rinviato a data da destinarsi e mai più ridiscussa. Un nulla di fatto quindi, che però ha avuto il merito di riproporre la questione a livello parlamentare.