Un uomo sofferente e intubato giace in un letto d'ospedale. Una foto drammatica che ha fatto il giro del mondo: è su milioni di pacchetti di sigarette della multinazionale del tabacco Philip Morris per lanciare l'allarme che il fumo fa male. Indescrivibili sono stati lo stupore e l'indignazione di Maurizio Plescia, un ischitano che si è riconosciuto in quella foto, evidentemente rubata e utilizzata a sua insaputa. L'uomo ha avviato una causa per utilizzo illegale della sua immagine.

Gravi violazioni

"La vera incredibile storia dell'uomo su tutti i pacchetti di sigarette, sono io": questa frase compare sul profilo Facebook di Maurizio Plescia, un commerciante di Forio (Ischia).

Le parole sono accompagnate dalla foto che mostra una carrellata di pacchetti di sigarette in cui c'è l'immagine forte di un uomo intubato in un letto d'ospedale e sopra la scritta "Il fumo causa ictus e disabilità". Con sorpresa e rammarico, Plescia ha scoperto casulamente di essere sui pacchetti di sigarette distribuiti in tutto il mondo. Ma quella foto, di cui la multinazionale del tabacco sarebbe venuta in possesso chissà come, di certo a insaputa dell'ischitano, è anche fuori contesto. Farebbe riferimento a un ricovero subito da Plescia anni fa per una patologia che nulla ha a che vedere con il fumo. Era stato costretto a una degenza in una clinica in Colombia dove viveva e risiedeva con l'allora fidanzata che oggi è sua moglie.

"Quando l'ho scoperto, non credevo ai miei occhi", ha dichiarato Plescia sconvolto. Dopo l'incredibile scoperta, il suo legale Edda Cerquetti ha intentato causa alla Philip Morris per uso illecito dell'immagine del cliente. A segnalare la vicenda è stata la testata di Ischia, "Il Golfo".

Altri quattri casi di riconoscimento

A complicare non poco la questione è però il fatto che altre 4 persone in varie parti d'Europa si erano già riconosciute nel paziente intubato, intraprendendo analoghe azioni legali.

Il difensore di Pescia ha spiegato che la multinazionale ha rimandato il caso all'Unione Europea perché l'immagine sarebbe stata fornita direttamente dall'ente sovranazionale. Possibile? La battaglia legale è solo all'inizio, ma Pescia ritiene d'essere nel giusto e non demorde. Il suo legale ha commissionato a un esperto una perizia antropometrica e comparativa per dimostrare la fondatezza dell'accusa verso la multinazionale.

Se verrà provato che l'uomo è stato ritratto a sua insaputa, i reati di cui dovrà rispondere la Philip Morris sono violazione della privacy, sfruttamento del diritto d’immagine e diffamazione perché la scritta sui pacchetti associa l'immagine di quell'uomo a ictus e disabilità, di cui Plescia non è mai stato affetto. Ci sarebbe un danno all'immagine, causato dalla diffusione di quella foto. Per Enrico Brivio, portavoce della Commissione europea per Salute, Ambiente, Pesca e Sicurezza alimentare, tutte le foto circolanti sui pacchetti di sigarette hanno ottenuto il consenso delle persone rappresentate e la multinazionale ha ottenuto il copyright dalla commissione europea. Pertanto si tratterebbe di richieste ingiustificate.

Sarà proprio così?

Protesta dei Verdi

Il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, si è detto pronto a sostenere la battaglia di Plescia. Per Borrelli dopo un "errore" del genere, la multinazionale deve ritirare tutti i pacchetti di sigarette contenenti l'immagine e risarcire il commerciante, anche qualora avesse acquisito la foto da un'agenzia. Non si possono "calpestare i diritti delle persone, a cominciare da quello di preservare la propria immagine, soprattutto quella in un letto d’ospedale".