Nonostante le scuse e le smentite fornite da Gene gnocchi sulla sua infelice battuta con la quale ha di fatto paragonato Claretta Petacci ad un maiale, non si placano le polemiche nei suoi confronti, condite da minacce e insulti. Per questo il comico del talk show DiMartedì, condotto da Giovanni Floris su La7, decide di intervenire alla trasmissione radiofonica di Radio24 La Zanzara, per fornire la sua versione dei fatti a Giuseppe Cruciani e David Parenzo.

Gnocchi: ‘Non volevo profanare la memoria della Petacci

La telefonata tra Gene Gnocchi e i conduttori de La Zanzara, nella puntata andata in onda giovedì 18 gennaio, comincia con una battuta sulla eventuale scorta assegnata al comico dopo le minacce subite via web e da Forza Nuova.

“Mi hanno dato Saviano”, afferma ironico Gnocchi per poi tornare subito serio. “Su questa cosa voglio esser chiaro. La battuta nasceva dal fatto che la Meloni (Giorgia, leader di Fd’I ndr) ha postato continuamente la foto di questo maiale in giro per Roma. Allora a me da comico è venuto in mente che la Meloni avesse perso il suo maiale, perché di solito chi perde un animale che gli è caro, un gattino o un cagnolino, posta le foto col nome. Ho immaginato che avesse perso il suo maiale, il suo animale da compagnia. Chiaramente, essendo l’universo della Meloni un universo ovviamente di destra, il nome che poteva mettere poteva essere Petacci, poteva essere Farinacci, Galeazzo Ciano o Benito Mussolini.

Ma la mia scelta è stata incidentale, nessuno aveva in mente di offendere o di profanare la memoria della Petacci. Io per esempio nel mio giardino ho una talpa e l’ho chiamata Parenzo”.

‘Non ho mai detto che la Petacci è una scrofa’

“Poi - prosegue Gnocchi nel suo racconto - è venuta fuori la notizia che io avrei detto che la Petacci è una scrofa.

Non è vero, la battuta non era quella, ma era che la Meloni ha chiamato affettuosamente il suo maialino di compagnia Petacci. Io non ho mai detto questa cosa, che la Petacci è una scrofa”.

Cruciani: ‘Una battuta venuta un po’ male’

A questo punto interviene il conduttore de La Zanzara Cruciani affermando che la battuta di Gnocchi comunque “è venuta un po' male perché la gente non l’ha capita, può succedere che a uno viene una battuta un po' contorta e anche io ho avuto un po' di difficoltà a capirla”.

“Ma il mio mondo è un mondo surreale - gli risponde Gene Gnocchi - io parto dalla Meloni che ha perso il maiale, il nome del maiale è incidentale per me. Se qualcuno si è sentito turbato da questa cosa, io ho comunque diritto di fare la satira che è mia e lo rivendico. Ma in questo caso è stata travisata completamente la realtà dei fatti. Quindi non accetto di trovarmi sotto casa Forza Nuova. Io non penso di aver sbagliato niente in questa battuta perché in questo caso Petacci è solo un nome”.

‘Non ho paura delle minacce, non chiedo scusa, ma con Forza Nuova ci parlerei’

“Non ho paura delle minacce di FN ma sicuramente ti intimidiscono, perché sapere che qualcuno viene sotto casa tua a mettere degli striscioni è una cosa che non è bella, ma con questi di FN potrei anche parlarci”, aggiunge il comico.

Comunque Gnocchi non ha nessuna intenzione di chiedere scusa perché convinto di non aver profanato la memoria della Petacci perché “non lavoro mai contro le persone. Puoi dire che la battuta faceva schifo ma non volevo offendere la Petacci”. Poi, Cruciani gli domanda se tornerà a DiMartedì la prossima settimana, ottenendo una risposta secca: “Ma perché non dovrei tornare”.