Attimi di panico, ieri mattina, nella Scuola elementare Caponnetto di Palermo. Alunni, insegnanti e tutto il personale scolastico si sono trovati davanti a un grosso cinghiale. Probabilmente l'animale stava cercando cibo. Secondo le prime indiscrezioni, il suide sarebbe dapprima entrato nel cortile dell'istituto, dirigendosi poi nei locali. Studenti e bidelli, terrorizzati, si sono barricati nelle classi. Carola Butera, vicepreside della scuola, ha riferito che un custode ha riportato lesioni alla gamba: 'Il cinghiale ha girovagato all'interno del plesso prima di uscire da una porta secondaria'.

Il suide è poi tornato in giardino. Ad inseguirlo non solo i carabinieri della Compagnia di San Lorenzo ma anche gli operatori del 118, quelli dell'istituto zooprofilattico e gli uomini del Corpo Forestale.

Cinghiale ha sfondato una porta di vetro

Una giornata da dimenticare, quella di ieri, per il personale scolastico, la vicepreside e gli alunni di una scuola di Palermo. Nessuno avrebbe mai pensato di vedere un cinghiale nei locali scolastici. Il grosso suide aveva sfondato una porta, irrompendo nelle varie sale dell'istituto scolastico. L'episodio è avvenuto alle 10.30.

I primi ad accorgersi dell'animale sono stati diversi collaboratori scolastici. La vicepreside ha aggiunto che il cinghiale ha distrutto una porta di vetro e, dopo essere entrato nella scuola, ha ferito un custode, che è stato medicato sul posto dagli operatori sanitari.

A un altro sono stati strappati i pantaloni.

Animale ucciso

Dopo aver danneggiato la porta, ferito l'operatore scolastico e scorazzato un po' nei locali scolastici, il cinghiale è uscito, inconsapevole della sua prossima morte. I veterinari dell’Asp dell’istituto zoo profilattico, infatti, gli hanno sparato e l’hanno ucciso.

L'episodio ha suscitato qualche polemica.

Era proprio il caso di sparare all'animale? Non c'erano altre opzioni? La vicepreside non ha saputo fornire risposte a tali domande. Gli uomini della Forestale hanno detto che non c'era un'altra soluzione: l'animale doveva essere soppresso perché fonte di pericoli.

Ad uccidere il cinghiale è stato un tiratore scelto, già intervenuto in situazioni simili.

Sembra che l'animale, dopo aver aggredito il custode, si sia scagliato anche contro un altro collaboratore scolastico. L'abbattimento quindi era l'unica soluzione, almeno a detta della Forestale.

Negli ultimi mesi gli avvistamenti di cinghiali, a Palermo, si sono fatti sempre più frequenti.