A Savona, dopo che le è stata rimandata la visita cardiochirurgica per almeno due volte, Mirella Ottonello, una donna di 58 anni ha perso la vita a causa di un infarto vittima della malasanità italiana.
Le rinviano la visita cardiochirurgica per la seconda volta
La signora Ottonello, aveva aspettato settimane, quella visita specialistica all’Ospedale San Martino nel savonese, ma giovedì 18 gennaio le è stata nuovamente rimandata. Mirella delusa dall’ennesimo rinvio, ha iniziato a sentire una sorta di tradimento nei suoi confronti da parte di quella sanità che per tanti anni aveva prestato servizio con il suo lavoro di infermiera.
Aveva iniziato a lavorare al Noceti occupandosi degli anziani per poi spostarsi all’Asl 2 di Savona dove svolgeva le mansioni comuni del suo mestiere, trovandosi, alle volte, a dover prestare servizio anche a domicilio per quelle persone, disabili e anziani, che non potevano recarsi alla struttura anche per un semplice prelievo. La donna ha continuato a lavorare per anni con sacrificio e dedizione fino a che il suo cuore le ha impedito di proseguire nello svolgere un lavoro che amava e a cui aveva dato anni della sua vita.
Mirella, purtroppo, non è la sola a dover fare conti con questo sistema mal organizzato; ogni giorno la stragrande maggioranza degli italiani si trova costretta a fronteggiare questi errori e atti di incompetenza che lo Stato ci offre.
L’infarto dopo lo sfogo sui social
Mirella era consapevole del suo stato di salute e delle condizioni del suo cuore malato e sperava che quella visita le avrebbe salvato la vita. La donna voleva avere l’opportunità di godersi ancora molti anni e soprattutto i nipoti, dato che presto sarebbe diventata nonna per la prima volta.
La malattia non le aveva mai fatto perdere l’ottimismo, Mirella si godeva la sua vita e la sua famiglia in ogni istante pur sapendo che sarebbe tornata presto sotto i ferri.
Giovedì mattina, però, appresa la notizia dell’Ospedale di non poterla visitare quando stabilito, la donna si è connessa online e accedendo sul suo profilo Facebook ha iniziato a scrivere un post pieno di sofferenza e irritazione: “Non trovo possibile esser trattata come una nullità dalla sanità. Mi hanno rimandato l’appuntamento cardiochirurgico già due volte! Ma si può esser trattati così?”.
Dopo aver pubblicato il post, Mirella è stata colta da un infarto che le è stato fatale.