E' stato arrestato sulla pista di atterraggio dell'aeroporto di Napoli Capodichino di ritorno da un pellegrinaggio da Cracovia, incurante del fatto che era stato appena sospeso per un anno dal suo ministero ecclesiale. Deve rispondere di violenza carnale, lesioni e maltrattamenti don Michele barone, prete casertano 42enne, cugino di un camorrista pentito e noto opinionista religioso in tv. Il 'Tempio di Casapesenna' di Aversa era la sede della sua setta: qui praticava, senza essere autorizzato dalla diocesi, degli esorcismi. Riti brutali da profondo Medioevo, torture che culminavano in abusi sessuali su una minore e nei confronti di altre vittime.
Proprio nei giorni in cui a Palermo si sta svolgendo un corso di formazione promosso dalla conferenza episcopale per preparare nuove leve di esorcisti, l'ennesimo scandalo affligge la Chiesa.
Su disposizione della procura di Santa Maria Capua Vetere, diretta da Maria Antonietta Troncone, il prete è stato posto agli arresti in carcere, mentre ai domiciliari sono finiti i genitori di una 13enne e un suo seguace, dirigente di polizia che ha coperto le malefatte del religioso. A far scattare l'inchiesta culminata negli arresti, è stato un servizio della trasmissione "Le Iene" e le denunce della sorella di una vittima minorenne.
Da che parte sta il demonio?
Le convinceva che fossero possedute dal demonio carpendo la loro buona fede.
Così sottoponeva le sue vittime a quotidiani "riti di liberazione e purificazione dell'anima". Gli esorcismi praticati da don Michele sembrerebbero pratiche sataniche e criminali: le "possedute" venivano schiaffeggiate violentemente, insultate, costrette a subire contro la loro volontà palpeggiamenti nelle parti intime ed atti sessuali.
Ragazze con problemi psicologici portate con tutori come nei manicomi di una volta o legate. Costrette a una dieta a base di latte e biscotti e ad interrompere cure farmacologiche. In condizioni di inferiorità fisica e psicologica, minacciate: la vittima sarebbe stata stata certamente "punita" dalla Madonna, san Michele e da altri angeli e santi se si fosse ribellata agli abusi sessuali.
Obbligate a sottostare a una ritualità promiscua, dovevano dormire nude con il prete e la sua amante.
La denuncia a 'Le Iene'
Ad aiutare le indagini e a denunciare i fatti al programma televisivo "Le Iene" è stata la sorella di una vittima 13enne. Ha raccontato una storia allucinante. Dopo aver dichiarato la sua omosessualità, in famiglia si è scatenato il putiferio. La sorellina per il trauma psicosomatico non riesce a muovere le gambe. I medici suggeriscono una psicoterapia e una cura farmacologica. E invece i genitori, Cesare Tramontano e Lorenza Carangelo, ora ai domiciliari, la considerano 'posseduta' e la portano da don Michele. La ragazzina subisce violenze e abusi, viene segregata, non curata, le vengono tolte le medicine, alimentata solo a latte e biscotti.
La sorella non riesce più a vederla. I genitori difendono l'operato del prete perché la figlia "ha mille occhi, è piena di demoni, quelli che hanno tradito Gesù". Allora si rivolge alla polizia, fa un esposto contro il prete. Ma le viene suggerito di ritirare la denuncia. Stesso suggerimento dal vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, che però dopo la trasmissione 'Le Iene' sospende il prete.
L'ispettore 'complice' del prete
Il vicequestore Luigi Schettino è fedelissimo seguace del prete che lo ha sposato e va pure a fare i viaggi a Medjugorje. Schettino, fino all'altro giorno dirigente del commissariato di polizia di Maddaloni, cerca di convincere Nicoletta Tramontano, la sorella della giovane vittima, a ritirare la denuncia nei confronti del prete esorcista. Ora è anche lui ai domiciliari.