Un video a luci rosse girato tra le mura domestiche è finito sulla rete rovinando la vita ad una giovane donna, mamma di due figli. L'ignara protagonista era al centro delle riprese di un filmato registrato da un ragazzo con il suo telefonino, e per motivi ancora da chiarire è finito on line, distruggendole la vita. Le immagini spinte, mostrano i due mentre hanno un rapporto, ma la protagonista femminile -proprio com'è accaduto ad altre vittime di questo fenomeno - sta patendo da sola la gogna mediatica, a causa di un'intimità che mai sarebbe dovuta diventare di dominio pubblico.

La ragazza aiutata da radio e televisione

La madre, di un comune del Vesuviano ha due bimbi piccoli avuti da un marito che purtroppo non c’è più, e per il forte disagio ha anche provato a togliersi la vita. Per tale motivo diversi amici della giovane hanno deciso di chiedere aiuto alla trasmissione “La Radiazza” di Radio Marte. I suoi cari hanno chiesto al presentatore Gianni Simioli, di lanciare in radio un appello volto all'eliminazione del materiale privato.

Il conduttore ha invitato i tanti venuti in possesso del video a non divulgarlo e a cestinarlo, evitando così di farlo girare su cellulari e computer, e mediante social network ed applicazioni. La vicenda ricorda la tragedia di Tiziana Cantone, morta suicida dopo la divulgazioni di suoi filmini a luci rosse, diffusi sulla rete senza il suo consenso e divenuti virali.

La ragazza, originaria di Villa Literno, fu così attaccata, derisa e additata, che psicologicamente non resse più al dolore, impiccandosi con un foulard nello scantinato della sua casa di Mugnano nel settembre di due anni fa.

Proprio per scongiurare un'altro dramma, il conduttore radiofonico ha chiesto alla giovane di intervenire direttamente in trasmissione, utilizzando un nome di fantasia, per parlare della sua spiacevole vicenda che potrebbe rovinare la vita anche ai suoi bambini.

La paura della donna, ormai disperata, è infatti, che i figli andando a scuola possano vivere gli stessi disagi che sta vivendo lei.

Simioli per dare una mano alla madre in lacrime, l'ha fatta contattare anche dall’assessore regionale alle Pari Opportunità della Campania, la quale le ha spiegato le modalità di difesa attraverso una legge regionale nata per sostenere le donne in difficoltà, che la vittima dovrà adesso utilizzare in sede giudiziaria.

Per questo si è già affidata ad un legale che la seguirà in questo doloroso percorso, dopo aver sporto denuncia contro ignoti, nel tentativo di individuare il responsabile che ha diffuso il materiale sul web, dandolo in pasto - come se non bastasse - anche ai siti a luci rosse.

La paura è che il video adesso - già ampiamente diffuso - possa restare sul web per sempre, per questo motivo la giovane - sempre attraverso la trasmissione radiofonica - è stata messa in contatto con "Eliminalia", una società che si occupa del diritto all’oblio sulla rete.

La donna pur di risolvere questa angosciante situazione ha deciso di raccontare la sua storia anche trasmissione "Le Iene" di Italia 1. Il suo caso andrà in onda nella prossima puntata.