Quello di Pamela Mastropietro potrebbe essere solo il primo caso di omicidio da parte di una probabile Mafia Nigeriana, ha detto il criminologo alessandro meluzzi, che ha parlato del rischio che l'Italia sta correndo in questo momento.

Pamela senza un cuore

Alessandro Meluzzi, criminologo, psichiatra e chirurgo, ha voluto parlare di quanto accaduto alla giovanissima Pamela Mastropietro, la 18enne morta ammazzata e fatta a pezzi da un assassino di cui ancora non si conosce l'identità.

Secondo Meluzzi questo potrebbe essere solo il primo caso di una lunga serie che si potrebbero verificare per mano della mafia nigeriana, una tra le più pericolose e crudeli al mondo; l'atto di strappare il cuore dal corpo per mangiarselo è pratica comune per la mafia nigeriana, che manderebbe il messaggio di aver fatto sparire ciò che di più vitale possa esistere all'interno di una persona.

Un corpo massacrato, abusato quello di Pamela e tra l'altro diviso in pezzi per far perdere ogni traccia, ogni impronta del proprio aguzzino.

Meluzzi ha parlato del rischio che l'Italia sta correndo favorendo l'immigrazione clandestina, dal momento che la mafia nigeriana si sarebbe dimostrata molto più spietata di quella italiana.

Due città capitali per la mafia nigeriana

Alessandro Meluzzi, grande esperto, ha dichiarato che attualmente di recente c'è anche stata una guerriglia tra mafia italiana e mafia nigeriana e quest'ultima, a Castel Volturno, ne è uscita vincitrice; due sono le grandi città in cui la mafia nigeriana avrebbe grande spazio: Torino e Castel Volturno.

Meluzzi ha spiegato che il fenomeno ha iniziato a prendere piede dopo che la mafia italiana ha perso il controllo con persone che venivano appunto dalla Nigeria, che venivano utilizzate come esca o protettori o comunque si trovavano nella scala più bassa di grado rispetto a tutti.

Ora invece, ha detto Meluzzi, dovremmo preoccuparci perché la mafia nigeriana si sta sempre più espandendo e dovremmo comprendere che se si pensa che tutto questo sia una forma di razzismo, se si ha la paura di essere giudicati come tali e che quindi si preferisce non parlarne, allora hanno già vinto, ha affermato il criminologo.

Le indagini ancora sono aperte e anche tutte le piste, anche si è sempre di più convinti che quello che è successo a Pamela sia opera di qualcosa di molto più grande di un semplice omicidio, forse un segnale inviato a qualcuno; resta il fatto che ancora per Pamela non è stata fatta giustizia alcuna.