Sul caso del brutale omicidio di Pamela Mastropietro vi sono ancora diversi 'punti oscuri' e misteriosi da chiarire, cosa che sino ad ora la versione ufficiale diffusa dalla maggioranza dei media mainstream non ha fatto. Inoltre, la stessa versione ufficiale che era stata utilizzata per la tragedia è ormai sempre di più screditata, in quanto anche lo stesso zio della ragazza, l'avvocato Marco Valerio Verni, ha sostenuto che Pamela non può essere morta di overdose per eroina. Difatti, sempre stando a quanto sostenuto dall'avvocato e dalla famiglia, la ragazza non utilizzava siringhe per 'bucarsi'.
La pista dell'omicidio rituale e dei riti tribali
Da qualche giorno si sta parlando molto di una pista alquanto inquietante e misteriosa, quella dell'omicidio rituale e dell'utilizzo di determinati rituali tribali di origine nigeriana. Come sostenuto in un articolo pubblicato sul sito web di 'TgCom 24', tale tesi è stata rilanciata anche dal legale di Desmond Lucky, uno dei giovani nigeriani indagati per l'omicidio di Pamela. Più specificatamente, l'avvocato Gianfranco Borgani ha dichiarato che forse c'è stato 'una sorta di rito' e che dietro l'omicidio della 18enne ci potrebbe essere 'qualcuno che non è ancora emerso'.
Inoltre, lo stesso avvocato ha affermato che si potrebbe trattare di una persona pericolosa per gli stessi sospetti e perciò essi non parlano per paura di possibili ritorsioni.
L'ombra inquietante della mafia nigeriana dietro l'omicidio di Pamela
La pista dell'omicidio rituale e dei riti tribali va ad aggiungersi alla tesi del presunto coinvolgimento della mafia nigeriana. Tale tesi è stata sostenuta, tra gli altri, anche dal noto psichiatra e opinionista televisivo Alessandro Meluzzi e nelle ultime ore sta acquistando sempre più credibilità.
Il fatto è che la stessa organizzazione criminale di origine africana risulta sempre più forte e influente nei paesi europei e nella stessa Italia, dove è pesantemente coinvolta nel traffico di droga e nella tratta delle prostitute, così come nella tratta dei migranti subshariani.
Tenendo conto di ciò, la teoria del presunto coinvolgimento della stessa mafia nigeriana nell'omicidio di Pamela Mastropietro risulta sempre meno "fantasiosa" e "complottista" e sempre di più una teoria che dovrebbe essere maggiormente analizzata e approfondita dai media e dagli organi di competenza.