Sembra che gli inquirenti non abbiano più alcun dubbio: Pamela Mastropietro, la giovane trovata a pezzi sul bordo di una strada nel maceratese è stata uccisa. Non è stata stroncata da un'overdose di eroina: questo il risultato dell'esame istologico depositato ieri dal dottor Mariano Cingolani presso la Procura della Repubblica di Macerata parla chiaro.
Colpita alla testa ed al fegato
Quella maledetta fuga dalla comunità di recupero, iniziata il 29 gennaio scorso, è terminata con un atroce assassinio. Non è stata l'eroina ad ammazzare la 18enne romana, ma un colpo alla testa e due coltellate al fegato.
Queste le certezze emerse dai primi risultati delle analisi dei medici legali, che confermano i dubbi emersi quando ci si rese conto di dover effettuare sui resti della ragazza una seconda autopsia, disposta dalla procura di Macerata per fugare ogni dubbio e comprendere se il racconto degli indagati corrispondesse al vero.
Adesso manca ancora l'esito dell'esame tossicologico per determinare se Pamela avesse assunto eroina prima del suo decesso, poichè questo tipo di analisi richiede ancora qualche giorno per fornire dati precisi. Anche l'ipotesi di violenza sessuale è ancora da stabilire con certezza: i medici legali hanno richiesto altro tempo, per poter fornire il risultato delle loro analisi.
Si mette quindi male per la 'banda' degli indagati, che si allarga ad un quarto individuo. Si è infatti venuti a conoscenza che oltre ai tre pusher di origine nigeriana, un quarto uomo avrebbe ricevuto un avviso di garanzia. Sarebbe indagato per concorso in omicidio, distruzione, vilipendio, soppressione ed occultamento del cadavere della povera ragazza di origini romane.
E' un uomo sulla quarantina che non è coinvolto nel delitto, ma - avendo avuto frequenti contatti telefonici con gli arrestati in quel maledetto pomeriggio del 30 gennaio, ed in particolare con il maggior indiziato, il nigeriano ventinovenne Innocent Oseghale, il primo degli arrestati - si presume possa essere stato in qualche modo parte in causa nelle ore durante le quali è stato smembrato il corpicino di Pamela.
Le indagini sono quindi in continua evoluzione e sicuramente altri particolari emergeranno nelle prossime ore. Oggi, infatti, è prevista l'analisi da parte dei Ris dell'auto del 'tassista abusivo' che trasportò i due trolley con all'interno i resti della ragazza, mentre si è venuto a sapere che nella casa di Oshegale, il luogo dove si sarebbe consumato l'assassinio, siano state trovate nuove ed importanti tracce biologiche. Alcuni brandelli della povera ragazza sarebbero stati trovati addirittura nel terrazzo.