Il clima da anni di piombo si fa sta facendo sempre più forte in Italia. Recentemente il responsabile provinciale della sezione palermitana di Forza Nuova è stato aggredito da sei persone e ora si scopre che anche a Perugia è avvenuto un pestaggio motivato dall'odio ideologico. Tale pestaggio ha riguardato un militante 37enne del partito di estrema sinistra 'Potere Al Popolo', che sarebbe stato aggredito mentre attaccava i manifesti dello stesso partito politico. Secondo quanto riportano le cronache e lo stesso partito di sinistra radicale si tratterebbe di aggressione di stampo neofascista.

Potere al Popolo: 'I nostri militanti aggrediti da almeno quattro persone'

Secondo quanto riportato in un articolo pubblicato sul sito del 'Messaggero', i vertici di 'Potere Al Popolo' hanno dichiarato che il 37enne e altri militanti del partito sono stati aggrediti da almeno quattro persone con il volto coperto. In seguito all'aggressione, il 37enne già citato e un altro uomo sono stati medicati in ospedale e subito dimessi. Oltre a ciò, c'è da segnalare che lo stesso 37enne è stato colpito con tre armi da taglio e l'altro militante con un colpo alla testa. Sempre stando a quanto riportato sull'articolo del 'Messaggero', la Digos sta effettuando degli accertamenti sull'accaduto.

La versione di CasaPound: 'Siamo noi gli aggrediti, ci siamo solo difesi'

Poche ore fa è arrivata la presa di posizione di 'casapound Italia' sui fatti di Perugia. I vertici del movimento di estrema destra sostengono che sono stati alcuni loro militanti che si sono scontrati con quelli di Potere Al Popolo, ma hanno affermato che gli stessi militanti di CasaPound sarebbero stati aggrediti per primi.

Secondo il già citato articolo del 'Messaggero', lo stesso responsabile regionale umbro di CasaPound, Antonio Ribecco, ha sostenuto in una nota che gli stessi militanti del movimento sarebbero stati picchiati da un gruppo di individui con il volto coperto.

Qualunque sia la verità, c'è da dire che in Italia sta tirando un brutto vento e c'è il rischio di una nuova stagione di violenza politica dettata dall'odio ideologico, alimentato o meno.

Il fatto è che da diverso tempo c'è una forte avanzata dei movimenti di estrema destra neofascisti e una parallela ascesa dei gruppi che si rifanno all'antifascismo militante più radicale e questi dati non sono assolutamente da sottovalutare.