La docente del Liceo di Barletta che nel 2015 aveva ricevuto da parte del Dirigente scolastico una sanzione disciplinare a seguito del suo mancato utilizzo del registro elettronico, è stata dichiarata dal Tribunale di Trani priva di qualsiasi responsabilità, sentenza che costringe l'amministrazione al pagamento delle spese legali.

Registro elettronico senza internet e strumenti adeguati, la docente usa il registro cartaceo

La vicenda risale a Marzo 2015, quando durante un'assenza dell'insegnante il Dirigente scolastico aveva scoperto che la stessa annotava tutti i voti, le note e i compiti degli alunni su un registro cartaceo e non in quello elettronico che la Scuola, come tutte le altre, possedeva.

Il preside ha cosi deciso di sanzionarla, sospendendola dal servizio per un giorno. La docente, che compilava il suo registro cartaceo, per poi trascrivere su quello elettronico a casa, non ha accettato la sanzione e ha deciso di rivolgersi al giudice del lavoro. Il suo avvocato, Raffaella Romano, legale della G. insegnanti di Bari è riuscita ad arrivare a giudizio, e nella prima sentenza l'amministrazione si è dichiarata disposta a ridurre la sanzione, cambiandola da " sospensione al servizio" a "censura". La docente, punita ingiustamente, non ha accettato la "sostituzione" e ha chiesto al giudice di prendere in considerazione ancora di più il caso.

L'amministrazione del Liceo di Barletta condannata a pagare le spese legali

La sentenza del 16 Febbraio 2018 ha portato alla docente, dopo tre anni di attesa, la meritata giustizia. Il giudice del tribunale di Trani ha infatti annullato la sanzione disciplinare, costringendo l'amministrazione al pagamento delle spese legali.

Il Magistrato, durante la sentenza, ha dichiarato che in quell'epoca la scuola non era provvista di strumenti adeguati e quindi la responsabilità non può essere addebitata alla docente.

Le insegnanti del Liceo di Barletta nel 2015 erano quasi costrette ad annotare qualsiasi cosa su carta per poi, al loro rientro a casa, riscrivere tutto sul pc.

Solo dopo questo episodio la scuola ha provveduto a fornire un tablet ai vari docenti. La Gilda degli insegnanti di Bari, soddisfatta del risultato ottenuto, non è però d'accordo sul fatto che le spese legali siano a carico dell'amministrazione e non del Direttore Scolastico: "Il D.S. avrebbe dovuto pagare le spese di tasca propria, ma come spesso capita a pagare è sempre la collettività".