Recentemente George soros aveva fortemente criticato i colossi del web Google e Facebook, accusandoli di essere nocivi per la democrazia. Tale attacco era stato fatto durante la conferenza del 'World Economic Forum' e aveva fatto alquanto discutere nei mass media e nel mondo dei social. Secondo diversi opinionisti e analisti, dietro lo stesso attacco si 'nascondeva' lo scontro sempre meno latente che si starebbe consumando all'interno del 'fronte globalista', ben rappresentato dalle organizzazioni sovranazionali facenti riferimento allo stesso Soros e dalle megacorporation del web.

Il nuovo attacco di Soros: 'Google, Facebook e Alibaba nemiche della democrazia e alleati delle dittature'

Secondo quanto riportato in un articolo pubblicato sul quotidiano La Repubblica, Soros ha nuovamente attaccato le più importanti multinazionali del web. Andando nello specifico, sempre stando a quanto sostenuto nello stesso articolo scritto su La Repubblica, il noto finanziere e filantropo statunitense di origini ebraico-ungheresi ha sostenuto che Google, Facebook e Alibaba sono "nemiche della democrazia" e stringono alleanze con regimi dittatoriali come la Cina e la Russia. Inoltre, lo stesso Soros ha deciso di disinvestire dai pacchetti azionari delle stesse tre multinazionali del web.

L'agenda politica di George Soros e la promozione della 'società aperta' globale

Le recenti critiche verso i colossi del web sono perfettamente conformi all'agenda politica seguita da George Soros. Difatti, lo stesso finanziere e filantropo è uno strenuo propositore dell'ideale della cosiddetta 'società aperta', ideale che lo stesso Soros ha "ereditato" dal suo maestro Karl Popper.

Tale ideale e agenda politica 'sorosiana' è basata sulla diffusione mondiale delle idee democratiche e 'umanitariste' e la lotta contro ogni forma e idea di 'società chiusa', specialmente se proposta dalla destra di stampo populista e/o nazionalista.

Su tali fatti, bisogna dire che non raramente lo stesso Soros è stato comunque accusato di mascherare con tali idee il suo ipotizzato desiderio di 'controllare il mondo' e portare alla creazione di un 'nuovo ordine mondiale' guidato dall'alta finanza internazionale e internazionalista, 'alta finanza internazionale' ben rappresentata dallo stesso Soros.

Su ciò, c'è da dire che, al di là delle solite esagerazioni complottistiche e estremiste di destra, effettivamente vi sono ancora 'punti non chiari' sullo stesso operato di Soros e delle sue organizzazioni.