La nevicata di ieri non è passata senza lasciare conseguenze, oltre ad aver influenzato la situazione del trasporto locale a Roma ha condizionato anche lo scalo aeroportuale di Fiumicino bloccando i treni no stop del Leonardo Express che lo collegano a Roma Termini. Due piste di atterraggio su tre sono state chiuse e solo intorno alle 12 sono tornate tutte in funzione, ciò ha consentito allo scalo di accogliere anche i voli dirottati da altri aeroporti in difficoltà come Napoli.
Ritardi record e scambi bloccati dal ghiaccio
Le ferrovie non hanno subito miglior sorte, i maggiori ritardi si sono verificati sulla linea che unisce Napoli a Roma con tempi di attesa tra i 75 minuti e le 3 ore.
Spostandosi verso nord la situazione non è certo stata migliore, ritardi significanti si sono rilevati anche a Firenze e Milano dove si è arrivati addirittura ai 260 minuti per treni provenienti dal sud e di 5 ore per i treni diretti verso Torino. Il record va ad un treno in partenza da Roma destinazione Milano che ha dovuto spostare la partenza dalle 9:20 alle 16.
I disagi sono stati dovuti al ghiaccio che si è formato sugli scambi ferroviari a causa della mancanza di scaldiglie, apparati che servono a proprio a riscaldare lo scambio in modo da evitare l’accumulo di ghiaccio, e che ha costretto squadre di operai a procedere al riscaldamento manuale. Ad aggravare la situazione ha contribuito il guasto ad un treno Italo che si è bloccato all'altezza di Orte riducendo la circolazione Nord-Sud su un solo binario.
Anche il ministro Franceschini vittima della neve
Stando ai bollettini meteo che prevedono ancora temperature molto basse e per evitare gli inconvenienti succitati Trenitalia ha preannunciato per oggi 27 febbraio il taglio del 50% dei treni regionali e del 20% di quelli a lunga percorrenza sul nodo di Roma. Come era facile prevedere ciò ha provocato un forte scontento da parte degli utenti, alcuni letteralmente accampati alla stazione Termini, che hanno lamentato l’incapacità di fronteggiare un’emergenza ampiamente prevista e l’assoluta mancanza di informazioni sulle partenze da parte di Trenitalia.
L'azienda, dal canto suo, fa sapere che Rfi è «impegnata con le proprie squadre tecniche su tutto il territorio nazionale per fronteggiare l’emergenza, presidiando i punti nevralgici della rete e intervenendo anche con l’ausilio delle ditte appaltatrici».
Anche il ministro dei beni culturali Dario Franceschini è stato vittima dei ritardi, il parlamentare ha postato un selfie su twitter mentre alle 16.30 si trovava bloccato a Firenze essendo partito alle 11 del mattino da Roma per raggiungere Ferrara.
In conseguenza ai disagi sostenuti dagli utenti sono stati previsti rimborsi da parte dei due gestori ferroviari, il rimborso sarà del 100% se il ritardo supera le tre ore per chi ha viaggiato con Trenitalia e se supera le due ore per chi ha viaggiato con Italo.