Sono allarmanti i dati forniti dal Fondo per le Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef): ogni anno nel mondo muoiono 2,6 milioni di neonati che non raggiungono il compimento del primo mese di vita, si parla di circa 7000 bambini al giorno. Un milione di loro muoiono nello stesso giorno in cui nascono.
In India 600.000 bambini muoiono nei primi 28 giorni di vita. Il tasso di mortalità sembra essere direttamente proporzionale alla povertà e allo sviluppo dei paesi in cui si nasce, in particolare il rapporto Unicef "Ogni bambino è vita", indica Giappone , Singapore e Islanda come i paesi con le maggiori possibilità di sopravvivenza mentre in Pakistan, Afghanistan e Repubblica Centrafricana le condizioni per sopravvivere sono davvero pessime.
Inoltre, nei paesi con un basso reddito la media dei decessi neonatali è di 27 morti ogni 1000 nascite, anche in questo caso, i paesi con un reddito più alto hanno una media più bassa, si parla di 3 decessi ogni 1000 nascite.
Otto paesi su dieci sono Stati dell'Africa Subsahariana
Sempre nello stesso rapporto, l'UNICEF individua 10 luoghi in cui è pericoloso nascere. Tra questi paesi 8 sono Stati dell'Africa Subsahariana, in cui le donne incinte non vengono assite nè durante il travaglio nè dopo il parto in maniera adeguata a causa di problematiche ambientali, quali: conflitti, povertà e istituzioni deboli.
Il Direttore Generale dell' UNICEF, Henrietta H. Fore ha dichiarato che negli utlimi 25 anni è stato dimezzato il numero di morti nei bambini con età inferiore ai 5 anni, ma che c'è ancora molto da fare per la mortalità che colpisce i bambini al di sotto del mese di vita, soprattuotto considerando che la maggior parte di queste morti sono evitabili.
"Non abbiamo ancora raggiunto i risultati necessari per i bambini dei paesi più poveri" ha concluso la direttrice del Fondo per le Nazioni Unite per l'Infanzia.
Pochi accorgimenti che salvano la vita
Si legge ancora nel rapporto, che se in ogni Paese il tasso di mortalità infantile fosse eguagliato a quello delle Nazioni ad alto reddito, entro il 2030 potrebbero essere salvati 16milioni di vite.
Secondo l'UNICEF, basterebbe garantire assistenza ostetrica alle partorienti, insieme a condizioni igieniche migliori al momento del parto (acqua pulita e disinfettanti), allattamento nelle prime ore di vita e un'alimentazione sana.
Il nostro paese nella classifica dei luoghi del mondo con il più alto tasso di mortalità nenonatale, si pone al 169esimo posto su 184 paesi in totale, con una media di 1 neonato morto ogni 500 nascite.