Lunedì 19 febbraio uno studente di ventisei anni della facoltà di biologia presso l'Università Federico II di Napoli, avrebbe dovuto discutere la tesi in Scienze e Tecniche dell'ambiente e laurearsi, ma poco prima di partire da casa per recarsi all'ateneo insieme ai genitori e agli amici, si è chiuso in bagno e con la revolver del padre (una 7,65 Browning) detenuta legalmente, si è sparato un colpo alla tempia.
E' in gravi condizioni: la magistratura indaga
Immediato il trasporto del ferito al pronto soccorso del Fucito di Curteri, poi il trasferimento in ambulanza all'ospedale Ruggi di Salerno.
Il giovane è ricoverato in prognosi riservata e le sue condizioni sono gravi. Ha perso l'occhio destro e non si escludono danni cerebrali che potrebbero essere stati causati dalla traiettoria della pallottola che prima ha attraversato il lobo parietale destro uscendo, poi, dalla guancia sinistra. Nei prossimi giorni si potrà avere un quadro più completo dei danni cerebrali subiti dal ragazzo, quel che è certo è che saranno necessari degli interventi di ricostruzione del massiccio facciale.
Il caso è un vero e propio giallo, dal momento che il ventiseienne non ha lasciato alcun messaggio prima di tentare il suicidio. Sul sito dell'università è riportato il calendario delle sedute di laurea compresa quella di lunedì 19.
Non ci sono conferme della presenza del nome dello studente di San Severino nell'elenco dei laureandi.
Gli universitari italiani sono i più insoddisfatti del mondo
Le indagini sono in corso, ma questo caso ci ricollega ad un vicenda, seppur diversa, che riguarda un altro studente universitario che lo scorso 6 febbraio, al Policlinico di Palermo, in seguito ad una bocciatura ha rotto il vetro di una finestra della facoltà di Scienze Infermieristiche.
E' stato denunciato dalla polizia per aver danneggiato un luogo pubblico e, quasi sicuramente, dovrà provvedere al risarcimento dei danni.
Alla luce di tutto ciò, non stupisce che un sondaggio svolto da Sodexo su un campione di 4000 studenti universitari di tutti paesi del mondo, ha definito gli studenti del italiani come i più insoddisfatti sia dal punto di vista universitario che sociale.
Indiani, inglesi, cinesi, statunitensi e spagnoli sono tra i più soddisfatti. Tra i motivi di tale insoddisfazione sembrerebbero esserci ragioni come carichi di studio troppo pesanti, scarsa possibilità di trovare un'occupazione dopo la laurea e i costi ritenuti troppo elevati.