Diverse città della provincia di Udine risultano al centro di in un giro di spaccio che vede coinvolti molti minorenni. A far scattare le indagini un episodio dell'agosto del 2017, quando una ragazza finì all'ospedale in codice rosso per aver assunto droghe. Dalle analisi tossicologiche risultò che la giovane aveva assunto metanfetamine e metadone. Per fortuna della ragazza si trattò solo di un malore passeggero, che avrebbe potuto anche costarle la vita, ma dopo le cure da parte dei medici la giovane si è completamente ripresa.

Le indagini delle Forze dell'Ordine

Le indagini sono scattate subito dopo il malore dalla ragazza. Dopo settimane di appostamenti e osservazione del territorio, è emerso un giro di spaccio diffuso in diverse città della provincia friuliana come Arta Terme, Comeglians, Villa Santina, Verzegnis, Lauco, ma il comune maggiormente coinvolto in questo business è Tolmezzo. Le indagini sono state condotte degli uomini del Commissariato di Tolmezzo, coordinato dal vicequestore aggiunto Alessandro Miconi, che insieme alla Squadra Mobile del dottore Massimiliano Ortolan hanno scoperto l'esistenza di un commercio illegale di stupefacenti che si rivolgeva ad una clientela composta prevalentemente da minorenni.

Cosa accadeva a Tomezzo?

Tolmezzo come già detto sembra essere il comune più coinvolto in questa triste vicenda. Dalle indagini è emerso che nei pressi della stazione delle autocorriere e in centro paese si sono verificati il maggior numero di casi di spaccio. Sono stati individuati come venditori di sostanze stupefacenti un 52enne e un 27enne tolmezzini.

I due uomini, in diverse occasioni, erano stati fermati con circa 40 grammi di marijuana e adesso risultano indagati per spaccio di sostanze stupefacenti.

Questa mattina, 18 aprile, le città coinvolte in questa vicenda sono state svegliate da diverse perquisizioni messe in atto dai circa 30 agenti coinvolti nell'operazione. Le perquisizioni andate 'in scena' stamattina sono state indette dall'autorità giudiziaria e hanno riguardato non solo alcuni locali, che potevano essere utilizzati come depositi di droga, ma anche alcune persone ritenute coinvolte in questo business di stupefacenti.

In tutto, sembrano essere 15 le persone che secondo gli inquirenti potrebbero essere coinvolte nell'attività e quasi 10 i comuni della provincia di Udine, che hanno fatto da 'scenografia' a questo triste teatro.