Il regolamento della polizia municipale di Venezia, emanato proprio qualche giorno fa, ha sollevato un polverone di polemiche. L'ordinanza, infatti, prevede una serie di divieti per gli agenti che in molti definiscono assurdi: niente biancheria provocante per le donne e capelli sempre corti e ordinati (ma senza troppo gel) per gli uomini. Le prescrizioni inserite nel regolamento della polizia municipale di Venezia stanno facendo discutere (e anche un po' sorridere). In molti, infatti, le hanno giudicate eccessive e, per certi versi, offensive.

Le prescrizioni

Le "vigilesse", si legge nell'articolo 35 del Regolamento, dovranno indossare, con la gonna (d'inverno come d'estate), un collant di ordinanza, semplice, dallo stile classico, senza alcun disegno o ricamo; il colore, invece, dovrà essere in tinta unita e neutro ("carne" o beige, per intenderci). Le agenti, dovranno fare attenzione anche alla scelta del tipo e del colore della biancheria intima: non dovrà mai risultare visibile attraverso il vestiario. Meglio dunque, evitare, completini provocanti.

Il Regolamento è molto preciso anche in materia di gioielli: oltre alla fede matrimoniale, le "vigilesse" potranno indossare un solo anello (che, però, non dovrà essere appariscente), un paio d'orecchini (non pendenti, ma di forma sferica), e una catenina.

Ovviamente, niente piercing. Le prescrizioni sono chiare anche per quanto riguarda il trucco (da moderare l'uso di cipria, fard, rossetto, ombretto e mascara) e il "parrucco" (niente tagli bizzarri o colorazioni troppo particolari).

Anche gli agenti di polizia di sesso maschile dovranno rispettare determinate "norme estetiche".

I capelli dovranno essere corti, anche se il regolamento concede uno chignon (che dovrà essere "nascosto" sotto il cappello). Gel, brillantina e lacca sono, invece, ammessi in minime quantità. Eccezion fatta per la fede nuziale, anche gli uomini dovranno rinunciare ad anelli, bracciali e piercing.

Le critiche

Il nuovo regolamento della polizia municipale veneziana sta ricevendo numerose critiche.

Il segretario della CGIL,Daniele Giordano, considera le prescrizioni offensive e assurde. Giordano, inoltre, fa notare che, mentre si è trovato il tempo per redarre certe "direttive estetiche", parti importanti sono rimaste disattese. E con "parti importanti", il segretario CGIL intende la definizione del bando per l'uscita dalla di polizia locale (che manca da ben 2 anni) che consentirebbe agli agenti più anziani di lasciare il corpo.