Il fisico britannico Stephen Hawking è morto oggi all'età di 76 anni nella sua casa di Cambridge.

I figli Lucy, Robert e Tim hanno immediatamente rilasciato una dichiarazione confermando la morte del padre: "Era uno scienziato e un uomo straordinario. Il suo coraggio e la sua perseveranza hanno ispirato persone in tutto il mondo. Una volte disse, non sarebbe molto un universo se non fosse la casa delle persone che ami. Ci mancherà molto."

Vita e prime scoperte

Hawking è stato lo scienziato più iconico della nostra generazione. Studiò all'Università di Oxford, dove visse tutta la vita.

Egli sposò la sua fidanzata del college all'età di 23 anni e divenne padre di ben 3 figli.

Divenne professore all'Università di Cambridge, probabilmente la più illustre cattedra britannica, precedentemente coperta da Isaac Newton, Paul Dirac (uno dei padri fondatori della meccanica quantistica) e Charles Babbage.

La prima grande scoperta dello scienziato avvenne nel 1970 quando, assieme a Roger Penrose, applicò la matematica dei buchi neri all'universo, e mostrò che una singolarità giaceva nel nostro lontano passato, quella singolarità, quel punto era il punto da dove proveniva il Big Bang.

La malattia

Nonostante una lunga battaglia con la SLA, nota anche come malattia di Lou Gehrig (giocatore di baseball), Hawking è stato in grado di continuare il suo lavoro portando alla luce diverse teorie rivoluzionarie nel campo della fisica quantistica.

Hawking continuò infatti il suo lavoro mentre le capacità fisiche erano sempre più in diminuzione. Nonostante tutti gli arresti cardiaci, su una sedia a rotelle motorizzata fu in grado di comunicare attraverso un apparecchio vocale automatico che gli diede la sua iconica voce computerizzata.

Lo scienziato viene sicuramente ricordato per i grandi traguardi in ambito fisico, e per la costante ricerca della teoria unificata, volta ad aiutarci ad ottenere una visione completa degli eventi attorno a noi e un'idea della nostra stessa esistenza.

Presto un'icona POP

I suoi libri più venduti e le sue apparizioni in serie TV come The Simpson, o The Big Bang Theory hanno contribuito a promuovere l'entusiasmo per la scienza che andrà ben oltre la sua morte. I suoi brillanti studi, le sue grandiose scoperte e la sua determinazione di fronte alle avversità hanno aperto le porte a numerosi scienziati.

Un'ispirazione per tutto il mondo.