Da diverso tempo l'Italia è nel mirino delle organizzazioni legate al terrorismo di matrice islamista. Su ciò, c'è da dire che nello Stivale sino ad ora non si è verificato nessun attacco e l'intelligence nazionale si è distinta nella strategia di prevenzione dello stesso terrorismo e dell'estremismo islamico. Ciò non si può certamente dire per altre nazioni europee, a partire dalla Francia.

La misteriosa lettera anonima resa nota dall'ambasciata di Tunisi: 'Un miliziano dell'Isis vuole attaccare l'Italia'

Il fatto che l'Italia non sia stata mai attaccata da parte degli estremisti islamici non deve far sì che si sottovaluti il problema.

Difatti, vi sono stati diversi tentati attacchi terroristici sventati da parte delle forze dell'ordine e ultimamente c'è stato un nuovo allarme legato al terrorismo islamista. Più precisamente, come riportato da un articolo pubblicato sul sito web di Libero, l'ambasciata di Tunisi ha reso nota una minaccia proveniente da un uomo legato all'Isi.

Secondo quanto sostenuto dalla stessa ambasciata della città nordafricana, l'uomo avrebbe intenzione di organizzare un attentato terroristico nel centro di Roma, con il sostegno diretto dello stesso Stato Islamico.

Il sospetto jihadista e i suoi precedenti criminali

Stando sempre a quanto scritto nel già citato articolo pubblicato su Libero, il sospetto estremista islamico sarebbe il 42enne Atef Mathlouthi.

Secondo quanto reso noto dall'ambasciata di Tunisi, l'uomo vivrebbe in Tunisia e ha precedenti di droga e di piccola criminalità. Inoltre, le autorità di competenza starebbero indagando se le minacce dell'uomo siano totalmente credibili, tenendo anche conto del periodo particolarmente 'sensibile' in Vaticano e a Roma durante la settimana pasquale.

Oltre a ciò, c'è da segnalare che a seguito dell'allarme nella capitale italiana sono state rafforzate fortemente le misure di sicurezza e in tutta Italia le agenzie d'intelligence si stanno preparando a prevenire possibili attacchi di stampo terroristico. Su ciò, c'è da dire che risulta alquanto condivisibile la decisione delle forze armate e dei servizi segreti e bisogna ribadire che non bisogna assolutamente sottovalutare le minacce provenienti dagli ambienti legati all'estremismo islamico.

Il fatto è che, nonostante l'ottimo lavoro delle autorità militari, l'Italia non è evidentemente ancora al sicuro.