Durante la giornata del 12 gennaio, a bordo del razzo PLSV-C40 dell'agenzia spaziale indiana ISRO, sono stati lanciati in orbita terrestre diversi dispositivi spaziali. Tuttavia, pare che la presenza di alcuni di essi non fosse stata autorizzata. Tra i vari oggetti presenti nel veicolo spaziale c'erano: un satellite della suddetta agenzia sufficientemente grande da mappare l'intera nazione con discreta precisione; una quindicina di satelliti classici CubeSats provenienti da diversi Paesi; un veicolo spaziale che dovrà effettuare dei test per constatare l'efficienza di alcuni strumenti per lo studio di asteroidi; un satellite comunicativo a banda larga progettato dalla compagnia canadese Telesat; un altro dispositivo spaziale ad alta tecnologia destinato a produrre video ad alta definizione della superficie terrestre realizzato dai britannici.
Questo carico è stato tutto confermato e autorizzato dalla Federal Communications Commission (FCC).
La stessa cosa, invece, non si può dire per quattro SpaceBee che, pare, abbiano raggiunto l'orbita terrestre insieme agli altri dispositivi tecnologici senza il consenso della FCC. Questi satelliti, infatti, presentano una struttura eccessivamente ridotta per poter essere localizzati dalla SSN (Space Surveillance Network), e potrebbero diventare un pericolo per gli altri oggetti orbitanti. La loro grandezza, infatti, è di circa un quarto rispetto a quelle dei classici CubeSats.
Già il 12 dicembre 2017, la FCC non aveva consentito alla Swarm Technology di spedire i suoi satelliti in orbita. Dopo aver ricevuto questo divieto, l'azienda ha deciso di introdurre delle modifiche ai suoi dispositivi per migliorarne il tracciamento.
Il risultato, però, non è cambiato, poiché il divieto è stato confermato. L'inserimento di GPS per la localizzazione risulterebbe superfluo qualora gli SpaceBee dovessero andare distrutti.
La FCC, così, ha deciso di impedire alla start-up Swarm Technology di effettuare un lancio previsto per il prossimo aprile, come sanzione per aver aggirato le classiche procedure di lancio.
Incertezze nella procedura
Intanto si attendono ulteriori accertamenti e informazioni su alcune procedure ancora poco chiare. Al momento, infatti, non si sa se l'agenzia indiana fosse a conoscenza della situazione al momento del lancio. In attesa di nuovi aggiornamenti, questo potrebbe essere stato il primo caso di satelliti commerciali spediti in orbita senza le dovute approvazioni.
Se il fenomeno non verrà controllato opportunamente, potrebbero verificarsi una serie di lanci non autorizzati da parte dei governi. Per la prima volta nella storia, i privati sembrano aver preso il sopravvento nella corsa verso lo spazio. Elon Musk è uno degli esempi più calzanti.