Negli ultimi giorni sta facendo molto scalpore la notizia delle microplastiche all'interno delle bottiglie d'Acqua. La faccenda riguarda gli 11 rivenditori di bottiglie d'acqua più famosi al mondo come Danone, Nestlè e San Pellegrino. Sono stati infatti presi come campione 259 bottiglie d'acqua acquistate in diversi paesi di ben 11 marche diverse. I dati che ne sono emersi sono del tutto preoccupanti per la popolazione: quasi tutte le bottiglie contengono tracce di microplastiche al loro interno. Entriamo nel dettaglio della vicenda.

I risultati della ricerca

Questo tipo di ricerca non è stata pubblicata su alcuna rivista scientifica, ma è stata svolta dall'Organizzazione giornalistica Orb Media ed in seguito i test per le analisi di laboratorio sono finiti nella mani della State University di New York, Fredonia. I risultati emersi dall'esame delle bottiglie sono alquanto preoccupanti per tutti i cittadini dato che sono stati ritrovate più di 300 particelle di microplastiche all'interno di ogni bottiglia di litro di acqua. La maggioranza di queste particelle tossiche era leggermente più grande rispetto ad un capello di un essere umano.

Stando ai dati della ricerca, il 93% di tutte le bottiglie prese in esame conteneva tracce di plastiche, mentre solo 17 bottiglie erano prive di ogni sostanza nociva.

Il dato è sicuramente preoccupante dato che la percentuale di contaminazione è molto alta. Inoltre, l'acqua in questione è stata acquistata direttamente presso dei normali supermercati a cui tutti possono accedere. Gli studiosi hanno anche filmato il momento in cui il prodotto è stato comprato per fornire un'ulteriore prova della faccenda.

Altre bottiglie sono state anche ordinate presso il sito online Amazon con gli stessi risultati di quelle comprate all'interno dei supermercati. Gli scienziati che si sono occupati del caso hanno inoltre rivelato di aver trovato addirittura il doppio di contaminazione rispetto ad uno studio effettuato precedentemente su acqua da rubinetto.

I frammenti trovati all'interno dell'acqua

Alcuni mesi fa, gli studiosi avevano effettuato una ricerca sull'acqua da rubinetto ed il primato negativo era stato conquistato dagli Stati Uniti. Nell'ultimo esame sull'acqua potabile, l'elemento che con più frequenza è stato riscontrato nelle bottiglie è il polipropilene, utilizzato per la produzione dei tappi delle bottiglie. I ricercatori che si sono occupati della faccenda hanno utilizzato per le loro ricerche un colorante rosso proveniente dal Nilo, il quale annerisce sulle sostanze che non hanno nulla di naturale. Molti marchi però, hanno contestato questo metodo di ricerca spiegando che il colorante del Nilo potrebbe falsare i risultati rendendo positivo ciò che in realtà non lo è.

Nel mentre, una ricerca pubblicata su Tory of Stuff e che prende in considerazione 19 marchi di acqua famosi negli Stati Uniti, ha ottenuto gli stessi risultati degli studi di cui fino ad ora abbiamo parlato. Il famoso marchio Boxed Water conteneva al suo interno ben 58 frammenti di fibre di plastica.