Periferia di genova, via Ratto, nel quartiere di Prà. Un'anziana ottantenne viene arrestata con il compagno per possesso indebito di un'arma da fuoco, con cui aveva minacciato i figli di suo figlio, deceduto due anni or sono. Perché? Per una questione di eredità.

Quella che ha tutta l'aria di essere una storia di antichi dissapori medievali è, invece, realtà. Il figlio dell'anziana, rapinatore morto per cause naturali due anni fa, ha lasciato una particolare eredità: 197 mila euro (di dubbia provenienza) su un conto delle Poste cointestato con la madre vedova, ed una 357 magnum con matricola abrasa.

Una somma del genere farebbe gola a molti. Per questo si è scatenata l'aspra lite, conclusasi con la minaccia della nonna e del suo compagno ai due nipoti, un uomo ed una donna entrambi sulla quarantina.

La vicenda

Alla morte del rapinatore, la madre ed il patrigno si sono affrettati a ritirare il lascito del defunto dal suo libretto di risparmio, evitando di spartirne anche una minima parte con i nipoti. I due quarantenni hanno continuato inesorabilmente a pretendere quei 197 mila euro, somma che potrebbe però essere il frutto di una qualche rapina effettuata dal pregiudicato.

L'anziana per due anni ha sostenuto di non avere neanche un centesimo dell'eredità, affermando fermamente che il denaro posseduto l'avrebbe donato alla Madonna.

Ma i nipoti hanno continuato, imperterriti, a volere quei soldi.

La minaccia

La vicenda è andata avanti fino alla sera del 28 marzo quando, all'ennesima richiesta, i due quarantenni si sono trovati davanti le sorelle della nonna. Il compagno, infatti, era ricoverato in ospedale per un malore, e l'anziana donna, non volendo stare da sola in casa, ha chiesto aiuto alle sorelle per portarla in un ospizio.

E proprio sulla porta si è verificata la sconvolgente reazione della signora alla legittima domanda dei nipoti, ai quali ha intimato di sparire, o li avrebbe uccisi con la pistola che aveva in casa. Alla minaccia, i due hanno deciso infine di chiamare la polizia.

L'accusa e l'arresto flash

Dopo aver accertato l'effettiva presenza dell'arma nella casa della coppia, gli agenti dell'Ufficio prevenzione crimine diretto da Alessandra Bocci, accorsi sul posto, hanno scoperto che la suddetta pistola era quella del figlio dell’anziana, con matricola abrasa.

Ma non è finita qui. Perché, oltre alla 357 magnum, sono stati rinvenuti anche i 197 mila euro cash in una borsa presente nell'auto di una delle sorelle della nonna. A questo punto, per gli anziani sposi è scattato l'arresto.

La misura cautelare è stata breve perché, viste le particolari condizioni fisiche dei coniugi e la loro età avanzata, il pm ha disposto la revoca dell'arresto. Tuttavia, lo stop non è arrivato per gli ulteriori accertamenti. Gli inquirenti, infatti, stanno ancora cercando di capire quale sia la reale provenienza di quel denaro e, di conseguenza, sono iniziati una serie di controlli sullo "storico" della magnum.