Un corpicino inerte sul nastro trasportatore dei rifiuti ancora con il cordone ombelicale. Così è stata trovata, nel pomeriggio del 15 marzo, una neonata dagli addetti del centro di smaltimento di rifiuti speciali a Casine di Ostra, in provincia di Ancona. Una scoperta che ha sconvolto tutti gli operai.

La bimba era viva alla nascita

È stata effettuata l'autopsia sul corpo della bimba, probabilmente di nazionalità nordafricana o del sud-est asiatico, confermando quelle che erano le ipotesi circolate sin dal ritrovamento del piccolo corpo. L'esame autoptico, infatti, ha rivelato che la neonata era ancora viva al momento della nascita, tuttavia è difficile capire se il suo cuore aveva già cessato di battere prima di finire su quel rullo.

Potrebbe essere deceduta a causa del freddo e delle intemperie; sicuramente non è mai stata nutrita da quando e venuta al mondo. Sono emersi anche i segni di alcune lesioni, probabilmente perché la neonata è stata sballottata dai rulli.

Gettata nel cassonetto o messa sul rullo?

Ad Ancona, la Procura ha avviato le indagini per infanticidio e per occultamento di cadavere. Le ipotesi al vaglio degli inquirenti sono principalmente due: la povera piccola potrebbe essere arrivata sul rullo dopo essere stata gettata in un cassonetto e, successivamente, finita in uno dei mezzi per la raccolta della spazzatura che poi avrebbe riversato il contenuto nel centro della Cavallari Group, l'azienda che gestisce la raccolta rifiuti di Ostra, Fabriano e Castelplanio.

Al contempo, non si esclude che qualcuno si possa essere introdotto nella notte nel centro di smaltimento, scarsamente sorvegliato, posizionando il piccolo cadavere proprio su quel nastro trasportatore.

Una busta di plastica e parti di valigia

Una busta di plastica ed alcuni resti di una valigia, trovati accanto al corpicino, potrebbero essere i contenitori utilizzati per trasportare il corpo della povera neonata.

È stato richiesto il test del DNA per verificare se il sangue rinvenuto sugli oggetti sia della neonata oppure della madre.

Gli investigatori, inoltre, stanno verificando da quale località provenisse il camion che, nell'ora del decesso, avrebbe effettuato la raccolta durante la quale il corpo della sfortunata bimba sarebbe finito nel veicolo, allo scopo di circoscrivere l'area di ricerca nel tentativo di identificare la madre.

Del resto, stiamo parlando di un piccolo paese in cui dovrebbe risultare piuttosto difficile tenere nascosta una gravidanza in corso. Nel frattempo si stanno visionando anche le registrazioni delle videocamere di sicurezza della Cavallari Group, per individuare presenze sospette nelle ore precedenti al ritrovamento della neonata.