Nel nostro Paese negli ultimi quattordici anni sono stati circa 1.600 i bambini rimasti orfani a causa del femminicidio della madre. Nel dicembre 2017 il Parlamento italiano ha promosso una legge a tutela di tutti i minori rimasti orfani di madre per mano di un compagno, un marito o un fidanzato. La legge è stata promossa per tutelare i bambini e i ragazzi che oltre a perdere la mamma in modo così tragico, molto spesso si trovano soli al mondo senza nessuno che se ne assuma la responsabilità. L'avvocato Titti Carrano, da sempre sensibile al triste fenomeno della violenza consumata tra le mura domestiche, spiega che l'approvazione della legge è stata sicuramente una conquista civile per il nostro Paese, anche se necessità di molti miglioramenti.
Il testo di legge va corretto, spiega l'avvocato, includendo tutti gli orfani delle vittime di femminicidio e non soltanto quelli nati da 'stabile convivenza' come prevede attualmente il decreto. Inoltre, asserisce l'ex presidente dell’Associazione Nazionale D.i.Re (Donne in Rete contro la violenza), lo Stato ha previsto un Fondo di solidarietà per borse di studio e assistenza medica- psicologica di due milioni di euro l'anno; cifra non adeguata che necessita di rivalutazione. Va detto che il decreto di legge a oggi non è ancora in fase attuativa e l'augurio è che lo diventi presto.
Gli orfani di femminicidio sono vittime di una violenza indiretta che li segna per sempre
L'avvocato Carrano ha contribuito a delineare le linee guida del progetto Switch che ha coinvolto la Rete nazionale dei Centri antiviolenza D.i.Re ( Donne in Rete contro la violenza) più alcuni centri 'per la ricerca di famiglie' in cui si era consumata questa tragedia.
L'obiettivo del progetto consisteva nell' intervistare direttamente gli orfani di femminicidio per capire quanto questa violenza subita indirettamente, avesse influito sulla loro esistenza. I maggiorenni hanno risposto alle domande mentre per i minorenni sono stati sentiti gli affidatari. I dati rivelati si sono rivelati drammatici.
Si è scoperto che l'84% dei bambini era presente al momento dell'omicidio o del ferimento della madre, l'81% aveva assistito a episodi di violenza prima dell'epilogo finale e ben il 57% non aveva mai ricevuto nessun tipo di sostegno psicologico. Le parole di questi orfani sono state strazianti e hanno evidenziato come l'esistenza di questi figli, privati della mamma in modo violento, sia segnata per sempre.
Un bambino di undici anni ha dichiarato che la cosa che le manca della mamma uccisa dal suo compagno è il suo abbraccio e l'amore incondizionato che soltanto una mamma può donare. Il ragazzino ha affermato inoltre: "Vorrei chiedere a mio papà: ti sei pentito?".