Una soluzione decisamente radicale. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, presenterà al Congresso un piano anti-droga che prevede anche il ricorso alla pena di morte nei confronti dei Trafficanti. Un funzionario della Casa Bianca, interrogato sulle modalità con cui verrebbe applicata la nuova normativa, in questi giorni ha chiarito che, secondo le intenzioni di Trump, sarà possibile per i vari stati richiedere la condanna all'esecuzione capitale verso determinati casi di spaccio e traffico di stupefacenti.

Colpo duro contro la piaga

Donald Trump ha illustrato il suo piano in un discorso tenuto a Manchester, nel New Hampshire, uno degli stati più colpiti da quello che il presidente ha definito un "flagello".

Del resto, la dipendenza dalla droga sta diventando sempre di più una piaga sociale negli Stati Uniti, e per questo motivo l'attuale inquilino della Casa Bianca ne sta facendo una delle sue battaglie più ferme e decise.

Solo nel 2017, negli States si sono verificati ben 64.000 decessi per overdose, la maggior parte dei quali legati ad abuso di sostanze stupefacenti. Tra questi rientrano farmaci antidolorifici come oxycontin e fentanil, nonché l'eroina, spesso miscelata a sostanze sintetiche. All'inizio di marzo, durante un incontro alla Casa Bianca, Donald Trump ha sottolineato come i paesi che hanno fatto ricorso alla pena di morte contro i trafficanti "hanno problemi di droga minori di quelli che abbiamo noi", aggiungendo la necessità di fermezza e rigore per contrastare questo terribile fenomeno.

"Qualcuno di questi trafficanti ucciderà migliaia di persone. Vengono presi e si fanno un mese di carcere. Si tratta di risolvere un problema gravissimo e non ci riusciremo se non ricorreremo ai mezzi giusti", ha dichiarato il tycoon statunitense.

Una soluzione tutt'altro che umana

L'idea di introdurre la pena di morte contro alcuni trafficanti è stata definita tutt'altro che umana da una parte della classe politica americana: "Non risolveremo la crisi della droga con incarcerazioni ed esecuzioni", ha detto il senatore democratico del Massachusetts, Ed Markey.

"Le proposte estreme come l'uso della pena di morte per stigmatizzare il ricorso alla droga sono soltanto un diversivo dal dibattito necessario (...), sono necessarie iniziative di salute pubblica per salvare vite umane", ha affermato il senatore.

Il piano della Casa Bianca prevede anche una riduzione della "domanda di droga", ricorrendo ad un'ampia attività di educazione scolastica e ad una campagna di sensibilizzazione, mentre si punta a diminuire le prescrizioni di farmaci oppiacei. Infine è stata sottolineata anche la necessità di "aiutare coloro che combattono contro la dipendenza".