Le pagine di cronaca italiana si sporcano di un altro femminicidio, questa volta la vittima è Immacolata Villani, donna di 31 anni residente a Napoli. Il luogo dove si è consumato il tragico evento è l'entrata della scuola elementare della figlia, nel quartiere di Boccia al Mauro di Terzigno (Napoli). Dalle ricostruzioni Immacolata aveva appena accompagnato la figlia a scuola per poi rientrare in macchina. Qui arriva il marito in scooter, il quale la invita a scendere dalla vettura per discutere. È in questo momento che si consuma il delitto, uno sparo e la fuga dell'omicida.
Fortunatamente l'intero apparato studentesco della scuola era già nelle proprie classi. I testimoni oculari del fatto, genitori di altri ragazzi che frequentavano la scuola, chiamano tempestivamente le forze dell'ordine e la scientifica per fare dei rilievi.
Cosa c'è dietro?
Si presume che questa tragedia sia scaturita dalla volontà della donna di avviare la separazione dal proprio partner. Non vivevano più insieme ormai dal 4 marzo, in cui andò in scena una lite piuttosto violenta davanti agli occhi innocenti della povera figlia di soli 9 anni. A questo episodio prese parte anche la suocera di Immacolata in modo attivo. La donna denuncia subito questo fatto alle forze dell'ordine, ricevendo addirittura una contro-querela da parte della suocera.
Dopo ore di ricerche, è stata trovata una lettera nell'abitazione della coppia, in cui il marito avrebbe promesso che si sarebbe 'fatto giustizia da sé'.
La faccia dell'Italia oggi
Questo fatto di cronaca è un triste esempio di cosa succede oggi in Italia. Ormai il femminicidio è un fenomeno più che consueto e si sta diffondendo sempre di più.
Donne che, come Immacolata, nonostante la pesante denuncia verso il marito troppo violento, non ottengono la giusta difesa dalle Forze dell'Ordine. Oggi è successo un fatto omologo come quello della strage di Latina commessa da Luigi Capasso, in cui anche qui la moglie si era mossa attivamente per difendere se stessa e le sue due bambine, ma il finale della storia lo conosciamo tutti.
Dobbiamo porre fine a questa piega che sta prendendo la nostra società e bisogna difendere la figura della donna. Nel 2017 il numero di femminicidi è stato di 114 casi, circa uno ogni 3 giorni. Però, se pensiamo che in Italia siam messi molto male per quanto riguarda questa tematica, se usciamo dai confini possiamo vedere che in paesi come la Danimarca le donne vittime di violenza fisica o sessuale dai 15 anni in poi rappresentano il 52%, in Finlandia il 47%, in Svezia il 46% e in Francia e Regno Unito il 44%. In Italia questo dato si registra 'solo' col 27%.