Intorno alle 18:32 del 22 Marzo 2018, è stata registrata una scossa di terremoto di magnitudo 3.1 ad una profondità di 26 km dall'epicentro. La scossa di Terremoto è stata avvertita a Cosenza e dintorni, con l'epicentro nella zona di Parenti, paese di 2140 abitanti in provincia di Cosenza. I comuni nei pressi dell'epicentro sono, in ordine di intensità sismica: Mangone, Rogliano, Santo Stefano di Rogliano, Marzi, Figline Vegliaturo, Aprigliano, Cellara, Colosimi, Belsito, Plane Crati, Carpanzaro, Pietrafritta, Bianchi, Scigliano e Pedivigliano.

La scossa di terremoto sarebbe stata percepita in modo molto nitido dalla popolazione che fortunatamente non ha visto alcun ferito.

Terremoti in Italia

Negli ultimi anni l'Italia è stata partecipe di numerosi sciami sismici, tra i più recenti e importanti ricordiamo il terremoto dell'Aquila il 6 Aprile del 2009, di Finale Emilia nel 20 Maggio del 2012 e ancora in Emilia Romagna il 29 Maggio del 2012 con epicentro nei pressi di Medolla. Ma quali sono le ragioni per cui l'Italia è soggetta a molte attività sismiche? Dal punto di vista geologico l'Italia si sta separando poiché, parte dell'Appennino si sta muovendo verso l'Adriatico, mentre una seconda parte si trascina più lentamente. In tale modo, l'Appennino si sta lacerando e il futuro dello stivale lascia posto ad uno scenario terrificante.

Prima di un terremoto si crea una stato di tensione, ed è possibile accorgersene solamente quando la roccia, presente nella faglia, si spacca a causa di una evidente deformazione del sottosuolo. Attualmente, non esiste un modo efficiente nel misurare la tensione di una faglia, né di prevedere dove e quando avverrà un terremoto.

L'Italia, quindi, si colloca esattamente al centro di una serie di spinte tettoniche e le pesantissime placche sottostanti all'Italia compongono un vero e proprio mosaico pronto ad andare in mille pezzi a causa delle loro spinte dell'una con l'altra. Il Sud Italia si sposta in direzione dei Balcani, parti del Nord trasumano verso il Sudovest, Roma si spinge verso il Nord e il centro Italia verso Oriente.

In un futuro altrettanto lontano ci sarà la possibilità di vedere zone dell'Italia unite alle Alpi, altre con i Balcani, mentre altre regioni ancora prendere il largo divenendo isole in mezzo al Mediterraneo. Con un Italia spaccata in due, i suoi anni venturi potrebbero nascondere molte insidie dal punto di vista sismico.