Negli ultimi anni il Venezuela sta attraversando un periodo molto complesso e difficile dal punto di vista economico e della stabilità politica interna. Secondo le fonti più recenti e accreditate la capitale della nazione Caracas è investita da una crisi economica durissima e piuttosto preoccupante. Molti negozi hanno chiuso i battenti, il tasso di povertà è in costante aumento e molti cittadini tentano di fuggire presso i paesi confinanti per avere finalmente una speranza e una vita dignitosa. Diversi giornalisti hanno sottolineato che, vagando per le vie di questa città, si possono osservare diverse saracinesche chiuse e numerose facciate grigie e spente.

Nonostante l’evidente crisi interna, il Presidente della Repubblica Nicolas Maduro non vuole assolutamente dimettersi ed è intenzionato a far proseguire il suo Governo. Contemporaneamente, diverse attività commerciali come librerie, parrucchieri, bar e addirittura ristoranti sono andate in fallimento. Le vetrine dei negozi sono spoglie e prive di vestiti, mentre molta gente fa la fila al supermercato, dato che i beni di prima necessità arrivano con lentezza e difficoltà. Secondo le stime più recenti del Fondo Monetario Internazionale, il Venezuela ha avuto un crollo del prodotto interno lordo del 14% nel corso del 2017 e ha avuto un’inflazione del 2.400%.

Diverse attività chiuse a causa della recessione

Questa profonda crisi economica non sembra risparmiare nessuno e può considerarsi a tutti gli effetti il frutto delle politiche fallimentari dello stesso Maduro nel corso degli ultimi anni. Per esempio, le botteghe tradizionali nelle quali si vendono le arepas come Dona Caraotica e la Casa del Llano hanno chiuso definitivamente i battenti.

Inoltre, sono anche falliti diversi ristoranti di una certa importanza come il Punta Grill e Fonda nei pressi di Altamira, La Castellana e Las Mercedes. I turisti che hanno visitato recentemente questa città hanno affermato che nel complesso si respira un’aria piuttosto cupa, pessimista e grigia. Tutto ciò può considerarsi una vera anomalia per un centro urbano che in passato era famoso per la sua allegria e la sua vivacità.

Inoltre, sono state piuttosto dure le parole da parte di Victor Maldonado, attuale Presidente della Camera del Commercio, il quale ha ammesso che negli ultimi tempi l’intero sistema economico è stato completamente devastato dalla recessione.

Fallimento di almeno 40mila imprese negli ultimi 15 anni

Secondo le stime più recenti, attualmente a Caracas sono presenti circa 40mila attività commerciali, la maggioranza delle quali sono delle piccole imprese a conduzione familiare. Circa 15 anni fa erano addirittura 80mila e metà di quest’ultime sono state devastate dalla crisi economica. Le uniche attività che sembrano ancora resistere e non mollare sono le piccole botteghe di strada, le quali non hanno bisogno degli impiegati e in alcuni casi sono state chiuse e riaperte per aver accesso ad alcuni piccoli finanziamenti da parte del Governo.

Inoltre, regna tra le strade un clima di paura e di violenza e spesso dopo le 7 di sera, la città è completamente deserta. Successivamente, anche le aree normalmente frequentate da giovani e studenti sono vittime di questa terribile recessione e non riescono ad andare più avanti. Numerose botteghe asiatiche, normalmente popolari per i loro prezzi decisamente bassi e stracciati, sono andate in fallimento e hanno dovuto chiudere. Infine, anche alcuni locali importanti come il Discovery Bar hanno cessato di esistere e non organizzano più i popolari concerti di raggaetòn.