Saranno sospesi dal servizio i quattro agenti che per molti anni hanno fatto parte del "Nucleo ambientale" della polizia Municipale di Rimini.
La lista delle accuse è più lunga di ciò che non si direbbe: verbali falsi, fascicoli spariti, botte e abusi su spacciatori della zona. Indagati anche altre cinque colleghi. Gli agenti avrebbero agito, commettendo decine di reati diversi, sopratutto tra il 2012 e il 2016. Secondo le testimonianze, si sono resi colpevoli di maltrattamenti e furti, sopratutto durante le perquisizioni.
L'effetto Lucifero: psicologia dell'abuso di potere
"L'effetto Lucifero" è un'accezione che fa riferimento ad una dinamica indagata e rilevata egregiamente da Zimbardo nel suo ormai noto esperimento "La prigione di Stanford".
In cosa consiste l'effetto Lucifero? L'effetto Lucifero, sinteticamente, fa riferimento all'esercizio del potere. Secondo lo sperimentatore, l'abuso di potere è una dinamica complessa e delicata che si innesca quando si da potere senza porre i giusti e definiti limiti e senza svolgere una regolare e costante supervisione.
L'essere umano potremmo dunque dire, è sensibile al potere: in questo caso, più è il potere e meno è il controllo; tanto si corre il rischio di incappare in una lenta e talvolta incontrollata trasformazione in, per dirla citando Zimbardo, Lucifero.
Com'è possibile che una persona con una forte etica ed una buona morale possa improvvisamente trasformarsi in un aggressore violento e sopraffattore? C'è da conoscere un importante peculiarità del nostro funzionamento psichico: il modo in cui si comporta in situazioni nuove e ambigue.
La nostra mente e il nostro equilibrio psicologico, sono più sensibili al cambiamento di quanto non crediamo.
Infatti, dinnanzi ad una situazione poco chiara, nuova, sconosciuta, ci si trova di fronte ad una sorta di "black out degli schemi di risposta". Tutti i pattern di comportamento, le modalità di azione e gli stili di pensiero e di risposta subiscono una sorta di revisione immediata e completa. A questo punto, ad essere rivisti e riconsiderati si trovano, nel calderone, anche principi morali e ideologie etiche.
Un processo graduale
L'abuso di potere e le sopraffazioni, proprio come ci insegna la storia, non nascono di certo dall'oggi al domani.
L'essere umano tollera piccole quantità di violenza e di aggressività, a piccole dosi. Proprio come la somministrazione di un farmaco o l'uso di una droga, la tolleranza per questi "piccoli gesti" diventerà lentamente normalità. Ed è ripartendo dalla normalità che si "aumenterà la dose", per parlare metaforicamente. In maniera graduale, si abitua una persona (o un'intera popolazione) alla normalizzazione di gesti e comportamenti assolutamente fuori da qualsiasi logica normale.
Potremmo considerarlo un processo di assuefazione e addestramento alla sopraffazione.
D'altra parte anche abituarsi ad essere violenti, e dunque non solo a subire violenza, è un processo graduale. Allo stesso modo, una persona abusante e prevaricante può non rendersi conto del modo in cui le proprie azioni degenerano. Come ci si abitua a ricevere del male a piccole dosi, ci si abitua a fare del male a piccole dosi.
Lo vediamo nei piccoli cerchi e lo vediamo nelle grandi tragedie della storia dell'umanità: dittature sanguinolente, genocidi, oppressioni: intere popolazioni di gente comune, morale, che alleandosi col mostro diventano mostro a loro volta. Così come la parte abusante è da considerarsi responsabile e manipolativa, non possiamo non ritenere parte ugualmente responsabile gli osservatori silenziosi.
La non-azione è dannosa tanto quanto la manipolazione. Accorgersi di dinamiche di abuso e non denunciarle rende gli osservatori complici della dinamica di abuso e responsabili di tutte le eventuali conseguenze.
Autorità e persuasione: temere, accettare la sopraffazione
L'effetto persuasivo di ciò che è rappresentato da un simbolo è più forte di ciò che non siamo disposti ad ammettere.
Quando il simbolo è rappresentativo di un'autorità, l'effetto è ancora più efficace: questo si chiama meccanismo di autorità. Il meccanismo di autorità, in sintesi, ci porta a valutare qualcosa in un modo differente dalla sua effettiva realtà, in conseguenza alle cosiddette euristiche.
Le euristiche sono delle scorciatoie mentali, delle considerazioni a priori che servono a dare significato a ciò che succede nel mondo intorno a noi.
Quindi, affidandoci ad un euristica, se un uomo indossa una divisa detiene un potere maggiore al nostro, così facendo è probabile che in qualche modo sia autorizzato anche ad avere un atteggiamento prevaricante sugli altri. Accettando questa considerazione, si accetta la possibilità di tollerare le "piccole dosi di abuso" di cui abbiamo già parlato sopra. Le conseguenze di questa tolleranza sono state chiaramente discusse. #Superuovo