In un Condominio di Melzo, in provincia di Milano, una intera famiglia è stata terrorizzata per mesi da un vicino di casa responsabile di episodi di stalking condominiale.

L'intera famiglia aveva il terrore di fare rumore nel proprio appartamento

Padre, madre e cinque figli erano arrivati al punto di non fare più la doccia e non usare l’asciugacapelli per non fare rumore e rischiare di fare arrabbiare lo stalker, proprietario dell’appartamento al piano di sopra. Come se non bastasse, i poveretti erano stati costretti a riempire di gommini le ante degli armadi.

In varie occasioni il vicino di casa della famiglia, si era reso responsabile di atti gravissimi: due mesi fa aveva a preso a calci il capofamiglia, padre di cinque figli e in varie occasioni il tizio è andato a battere in modo violento la porta del loro appartamento urlando frasi del tipo: “Se non apri ti faccio vedere io”. Inoltre l'uomo, quando incontrava per le scale il padre dei bambini, gli ripeteva che lo avrebbe addirittura "ammazzato".

Il papà era stato preso a calci in varie occasioni

Il 16 gennaio allo stalker le autorità avevano notificato un divieto di dimora e dopo qualche giorno egli aveva preso a calci il papà. A seguito di quell’episodio, è stato arrestato. Il decreto di imputazione recitava che "i bambini vivevano in un clima di timore tale di avere smesso di giocare sul pavimento arrivando a fare la colazione a letto.

Gli episodi di violenza del vicino di casa aveva causato a tutti i membri della famiglia destinataria un costante stato di ansia, che li aveva portati a cambiare il proprio stile di vita". I genitori, ad esempio, avevano chiuso le maniglie degli armadi per evitare che i loro figli potessero prendere oggetti rumorosi; inoltre, i bambini avevano smesso di uscire sul balcone e la loro mamma aveva paura ad uscire da sola.

Sin dal momento del loro arrivo in condominio, il 15 dicembre, l'uomo si era presentato all’ingresso del loro alloggio urlando loro con arroganza di fare silenzio e di evitare di fare rumore e di non fare giocare i loro bambini. Ogni giorno lo stalker li minacciava e li insultava risultando del tutto inutile il divieto di dimora nel comune di Melzo.

Nei condomini si verificano sempre più spesso episodi di questo genere. E' necessario, quindi, affrontare il problema per evitare che le situazioni possano evolversi verso epiloghi tragici, come molto spesso raccontano gli articoli di cronaca dei giornali.