Riapre a Zungri, nella provincia di Vibo Valentia, il santuario intitolato alla Madonna della Neve. Questa sera, a partire dalle ore 18, è prevista una solenne celebrazione eucaristica presieduta dal parroco, don Giuseppe Larosa.

L’edificio di culto, considerato tra i più importanti nella diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, era stato chiuso a inizio gennaio per procedere ai lavori di adeguamento, finanziati dal Comitato nato per far fronte alla manutenzione ordinaria e straordinaria.

Dopo quasi 40 anni e un progetto trascinato da tempo, la ditta Multiservice Impianti ha provveduto all'adeguamento delle più moderne normative in materia di impianti elettrici e illuminazione.

I lavori sono stati coordinati dal progettista, l'ingegnere Giuseppe Muzzupappa.

Si è lavorato alla sostituzione delle linee elettriche

Si è lavorato alla sostituzione delle linee elettriche con cavi non propaganti la fiamma in caso di cortocircuito o sovraccarichi di corrente e sull'installazione di un idoneo impianto di messa a terra, atto a fornire protezione contro i contatti indiretti o da tensioni elettriche di qualsiasi origine. E l'illuminazione, grazie all'installazione di moderni proiettori a led, è stata tarata secondo le ultime normative in materia di luoghi di culto, fornendo quindi i giusti lux ai vari ambiente del Santuario, soprattutto per la zona altare, presbiterio, ambone, navate laterali e area destinata ai fedeli.

Sono state altresì posizionate le lampade di emergenza in corrispondenza delle uscite per consentire l'evacuazione in sicurezza dei fedeli qualora vi fosse necessità.

Il rettore, attraverso Facebook, ha ringraziato coloro che attraverso l'impegno economico e fattivo hanno permesso la realizzazione dell'opera, ricordando che i lavori sono stati eseguiti a breve distanza dal rientro del quadro del 1500, che avverrà nelle prossime settimane.

E' grande, in paese, la devozione verso la Madonna. I primi documenti relativi all'immagine parlano dell'esistenza del quadro già dalla metà del XVI secolo e successivamente nel 1643. Si ritiene, infatti, che il culto di tale immagine iniziò proprio in quel periodo.

Il culto trae origine dalla leggenda di un patrizio romano

Il culto trae origine dalla leggenda di un patrizio romano che non avendo figli costruì con sua moglie una chiesa in onore della Beata Vergine, nota come Basilica di Santa Maria Maggiore.

Secondo la tradizione, nella notte tra il 4 e 5 agosto, ad entrambi gli sposi apparve in sonno una nevicata su Roma. Al mattino andarono da Papa Liberio che aveva avuto la stessa visione. Giunti nel luogo indicato, all'Esquilino, trovarono un'area ricoperta di neve.

Nella penisola sono circa 150 gli edifici di culto intitolati alla Madonna della Neve.