Il regista Fausto Brizzi è indagato per violenza sessuale. L'accusa è stata formalizzata dai magistrati della procura di Roma, dopo che tre ragazze si sono presentate per testimoniare le molestie e per raccontare di essere state costrette a subire avances non volute. C'è, però, la possibilità che l'indagine venga archiviata. Per due casi, l'esposto presentato è infatti risultato tardivo rispetto alla scadenza prevista dalla legge di sei mesi. Per quanto riguarda l'altra donna, non ci sarebbero elementi sufficienti per dimostrare l'aggressione e inchiodare il regista.

Non è escluso, tuttavia, che si possa aprire un contenzioso civile in caso di chiusura della fase penale. Il tema della denuncia tardiva è una questione che era sorta subito dopo i servizi di denuncia mostrati da 'Le Iene'. Le aspiranti attrici avevano raccontato di essere state invitate da Brizzi nel suo loft e di aver subito rapporti sessuali non voluti.

I provini finti

Di fronte alle telecamere, Giovanna Rei, Tea Falco e Giorgia Ferrero confermano le violenze subite. Altre aspiranti attrici preferisco rimanere nell'anonimato per timore di ripercussioni in ambito lavorativo. Nessuna delle intervistate rivela esplicitamente il nome del regista. Tutte quante parlano di un appartamento con una vasca idromassaggio al centro, tutte parlano di un casting in cui venivano invitate a spogliarsi.

Nel frattempo Brizzi, nudo anche lui, si faceva sotto andando ben oltre il copione. "Aveva gli occhi spiritati, mi teneva ferma", e ancora, "Ero paralizzata, non riuscivo a muovermi", "sembrava pazzo, era ingestibile, mi teneva bloccati mano e mento", queste le parole di alcune ragazze.

La difesa di Brizzi

Erano state le stesse Iene a contattare Fausto Brizzi per avere una replica alle accuse mosse dalle varie donne, ma lui decise di mantenere il silenzio senza esporsi pubblicamente.

Solo quando il suo nome balzò su tutti i maggiori quotidiani decise di diramare un comunicato stampa in cui negava ogni tipo di violenza. La stessa moglie del regista prese le sue difese dubitando della veridicità delle testimonianze raccolte.

Le denunce

Pochi mesi fa tre ragazze hanno deciso di rivolgersi alla magistratura e denunciare gli abusi subiti.

Nonostante la conoscenza dei tempi per la presentazione delle denunce, la volontà di avere giustizia è profonda. Le verifiche vengono affidate al pm Francesca Passaniti. La decisione finale potrebbe arrivare già nei prossimi giorni.