Ancora bullismo in classe. Stavolta è accaduto a Lecce, dove un ragazzo è stato ripreso in un video, mentre un compagno lo prenderebbe di mira, colpendolo più volte con una sedia. Dunque, dopo quanto accaduto a Lucca, presso l'ITC Carrara, dove un professore è stato oggetto di minacce ed offese, è emerso un altro increscioso episodio che in quest'occasione riguarda la forma più classica del bullismo, ovvero quella del branco che perseguita un singolo.
Di conseguenza, ci si trova costretti a parlare per l'ennesima volta di un terribile gesto, prontamente ripreso con uno smartphone e diventato virale in un battibaleno.
L'abitudine di filmare queste drammatiche vicende sta diventando una vera e propria piaga per le scuole italiane, che stanno provando a correre ai ripari, cercando di educare i ragazzi al rispetto reciproco. Purtroppo però, i casi di bullismo non accennano a diminuire, susseguendosi con una sempre maggiore crudeltà e, talvolta, mettendo in evidenza una preoccupante rassegnazione delle vittime.
La denuncia
La notizia è stata battuta per prima dalla stampa leccese, che ha informato l'opinione pubblica della denuncia dei genitori alla Procura della Repubblica. Il video delle vessazioni ai danni dello studente sarebbe stato volutamente inviato ai genitori della vittima. Si pensa che sia stato opera di un compagno di classe, realizzato nel tentativo di porre fine una volta per tutte ad una situazione che, probabilmente, non riteneva giusta.
Il filmato ha preso a circolare soprattutto sull'app di messaggistica istantanea WhatsApp.
A questo punto, dopo l'esposto presentato in Procura dall'avvocato dei genitori della vittima, il caso è finito nelle mani delle autorità competenti che dovranno far luce sulla questione, puntando magari a risalire alle motivazioni che avrebbero portato dei giovani a compiere una serie di gesti assurdi e irrispettosi, cercando delle testimonianze tra il personale scolastico e le famiglie.
La vittima ha 17 anni
L'avvocato che difende il ragazzo e la sua famiglia ha rilasciato un'intervista, sostenendo che il suo assistito sarebbe un giovane piuttosto introverso. La sua chiusura caratteriale, tuttavia, non avrebbe avuto ripercussioni sull'andamento scolastico che era ottimo. Pare che il giovane 17enne spesso rientrasse a casa con lividi e segni evidenti, che avrebbero iniziato a insospettire i genitori.
Questi ultimi, quando hanno ricevuto sul cellulare il materiale video, hanno cominciato a collegare le ferite riportate dal figlio alle violenze mostrate nel filmato.
Nelle riprese, oltre alla sedia scagliata addosso alla vittima da un compagno di classe, si nota un'arrendevolezza purtroppo tipica di coloro che pensano di non riuscire a venir fuori dalla bruttissima piaga del bullismo che, ormai, sembra non risparmiare più nessuno, nemmeno i personaggi famosi del mondo dello spettacolo.