Incredibili i due fatti di cronaca che hanno accolto il risveglio dei cittadini londinesi: due Sparatorie sono infatti avvenute nella notte e hanno colpito una ragazza di 17 anni e un ragazzo di 16.I due quartieri della capitale, nei quali hanno agito i carnefici, sono Tottenham e Walthamstow ma le autorità intervenute sui due diversi luoghi hanno smentito la possibilità, per ora, che possano essere interconnesse anche se a distanza di tempo ravvicinata e non lontane una dall’altra.

La ragazza si pensa stesse rientrando a casa poiché l’omicidio è avvenuto nel quartiere della sua residenza: è stata colpita alla testa da una raffica di proiettili e, agonizzante a terra, è stata soccorsa prima dalla polizia (che l’ha trovata in quello stato) e poi dalla madre stessa che è corsa in strada, sconvolta.

Nessuno osa testimoniare e rilasciare delle dichiarazioni seguite dal proprio nome e cognome anche se, dalle prime ricostruzioni, sembra che siano stati sparati due colpi.

Il secondo caso, invece, più “oscuro”, è quello che riguarda un 16enne. Quest’ultimo, dopo essere stato colpito da un proiettile, ora, si trova in condizioni gravissime e sembra che sia stato coinvolto e colpito anche un altro ragazzo, di soli 15 anni.

Le armi utilizzate dagli assassini sono due pistole ed un coltello, con il quale è stata colpita al ventre la vittima più giovane. La notizia è stata divulgata dalla Bbc ed ha creato subito scalpore e sconvolgimento poiché sembra che i fatti possano essere fatti risalire unicamente a delle “faide” tra gruppi di giovane età.

Londra: una metropoli non sicura

Dopo le aggressioni e le sparatorie di questa notte è salito il bilancio, negativo, delle vittime nella metropoli londinese. Il dato che fa allarmare le autorità è quello degli omicidi avvenuti dall’inizio dell’anno: 30. A questo numero si aggiunge che, a Londra, sono state uccise 15 persone solo nel mese di febbraio, mentre nella penultima settimana di marzo hanno perso la vita ben 8 persone, tutte sotto i 30 anni.

Sommando le preoccupazioni dei cittadini e la raccolta di dati si può, in modo evidente, affermare che la capitale inglese è meno sicura di New York. Il numero di abitanti è pressoché il medesimo (8 milioni) ma il numero di omicidi si è sviluppato in modo opposto: se quello della città americana è diminuito a dismisura (dai 2000 morti ai 230 negli ultimi vent’anni), quello londinese sta aumentando sempre più.

Inoltre il rischio di rapina in casa è 6 volte maggiore, quello di essere derubato di una volta e mezza e di subire uno stupro è, anche, di tre volte superiore.

Nella metropoli newyorkese, per ovviare a questo grave problema, è stata adottata una politica di “tolleranza zero” da parte degli organi di polizia, mentre invece le autorità inglese continuano ad affermare che Londra rimanga una delle città più sicure al mondo salvo poi, però, annunciare il dispiego di nuove forze dell’ordine (100 agenti) per fronteggiare i crimini.

Ciò che più preoccupa, in questo ultimo periodo, è però l’origine di questi atti ingiuriosi. Infatti, è stato dimostrato che, sono le gang di giovani ragazzi a colpire di notte per compiere delle vere e proprie vendette.

Ad allarmare tutta la cittadinanza è, inoltre, la possibilità per questi ultimi di agire indisturbati e di poter possedere armi così pericolose come coltelli e pistole.

Sicuramente questo non è solo un problema “inglese” ma è evidente che, la sicurezza, per una delle città più importanti del mondo (sul piano politico ed economico), sia essenziale. I fatti appena accaduti sembra si possano imputare a delle bande di ragazzi britannici. Ciò fa riflettere: come si può ovviare al problema del terrorismo e dell’instabilità odierna se i giovani cittadini sono i primi a commettere omicidi e a destabilizzare l’ordine pubblico? Bisognerebbe partire da qui per rendere più consapevoli e più coscienziosi gli abitanti del proprio paese per poi poter fronteggiare, in modo saldo e fermo, gli attacchi provenienti dall’esterno.